Giuseppe Chiné ha chiesto le carte a Milano. E questo significa che un fascicolo sull'Inter e uno sul Milan è stato aperto. Vediamo di capire quali conseguenze può avere quel fascicolo. Parliamo, per chi non lo sapesse, dell'ordinanza di custodia cautelare emessa questa mattina dalla Procura di Milano e che ha portato all'arresto di 18 persone (quindici in carcere e tre ai domiciliari) riconducibili alle tifoserie ultras di Inter e Milan (alcuni sono proprio i "capi" delle due tifoserie). I reati di cui sono accusati sono connessi al giro d'affari legato al contesto calcistico.
Inter, Milan e il precedente Juve
Dal punto di vista penale Milan e Inter non sono indagate, dimostrano di aver rescisso i contatti con gli ultrà e sono considerate parte lesa. Dal punto di vista sportivo il discorso è diverso, perché ci potrebbe essere la violazione del famoso articolo 4, quello della lealtà e probità sportiva, che vale un po' per tutto. Ma c'è anche un comma specifico nel codice di giustizia sportiva. Il numero 9 dell’articolo 12 nella parte in cui impone un espresso divieto di rapporti tra esponenti e gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate e le società. In questo caso le intercettazioni dimostrano che dirigenti e allenatore hanno avuto questi contatti.
Che pena potrebbe arrivare quindi? Alla Juventus, per il caso analogo di qualche anno fa, ha subito delle inibizioni dei dirigenti e delle multe (circa 100mila euro). La Juventus, tuttavia, aveva collaborato all'inchiesta, con la denuncia e la costituzione a parte civile. Ad ora, né Milan né Inter hanno agito in questa direzione, ma siamo solo all'inizio.