San Siro costa 197 milioni di euro, Inter e Milan fanno sul serio. La manifestazione di interesse per l'acquisto dello stadio Giuseppe Meazza e delle aree adiacenti, depositata in Comune, ha portato i club formalmente a conoscenza della valutazione fornita dall'Agenzia delle Entrate. È il primo passo del percorso che dovrebbe portare le due società milanesi alla costruzione di un nuovo stadio comune, accanto a quello attuale. San Siro, come lo conosciamo oggi, verrebbe smantellato e rifunzionalizzato, conservando almeno in parte - in che modo è una questione ancora da risolvere - il secondo anello, per il quale dal 2025 scatterà il vincolo posto dalla Soprintendenza. La manifestazione di interesse è stata firmata per il Milan dal presidente Paolo Scaroni e per l'Inter dai rappresentanti della proprietà Oaktree: in questo caso, una potenziale conferma delle ipotesi che vedrebbero l'ad Alessandro Antonello, fin qui il dirigente nerazzurro più vicino alla vicenda, in uscita da viale della Liberazione.
Le parole di Sala
«L'obiettivo, se le squadre confermeranno, è di arrivare a chiudere il tutto prima dell'estate - ha spiegato il sindaco di Milano, Beppe Sala - la manifestazione di interesse è una grande novità, si passa dalla concessione all'acquisto e penso che per i milanesi sia meglio. Sono soldi che possiamo reinvestire». Rimane, appunto, qualche incertezza legata alle reali intenzioni dei club, soprattutto del Milan: i rossoneri, che hanno acquistato da tempo i terreni a San Donato Milanese per la costruzione di uno stadio fuori dal capoluogo, hanno stanziato in bilancio per questa operazione 55 milioni di euro. Sala chiede da tempo che le società rinuncino in maniera netta ai rispettivi piani B - per l'Inter, Rozzano - e lo ripeterà nei prossimi confronti con le dirigenze. Sull'argomento è intervenuto nelle scorse ore anche Andrea Abodi: «È un segnale di serietà e conferma quanto ci siamo detti nell'incontro con il ministro Giuli - ha detto il ministro per lo Sport - credo che il progetto possa finalmente proseguire, il percorso è segnato». Un augurio in tal senso è arrivato anche da Matteo Salvini, in verità poco interessato al Comune ove tifare il suo Milan: «Che si faccia a San Siro, a San Donato, a Rozzano - ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - un nuovo stadio significa più sicurezza, più servizi e migliore qualità della vita. Mi auguro che non si perdano altri anni».