
"Sono venuto al Milan per vincere", altro che vincere non è un'ossessione: Sergio Conceicao strappa la Supercoppa dalle braccia di Simone Inzaghi, che già cullava il sogno di far raggiungere alla sua Inter le nove coppe vinte dalla Juventus, e alza il suo primo trofeo alla guida dei rossoneri in due partite. Delusione enorme per i nerazzurri di Marotta, che nel prepartita aveva pregustato la sua prima vittoria da presidente, gioia infinita per il Diavolo e per il desiderio di non mollare mai una finale che sembrava già finita ad inizio secondo tempo, con il raddoppio di Taremi. E invece...
Calhanoglu graziato e infortunato. Lautaro graffia prima dell'intervallo
Taremi annunciato per Thuram l'unico cambio di Inzaghi, Conceicao invece sorprende e cambia modulo: dentro Musah dal primo minuto, Jimenez a destra a neutralizzare Dimarco, Milan a specchio e l'idea funziona, perché i nerazzurri non trovano grandi spazi e sono i rossoneri a farsi più pericolosi con Reijnders e Theo. Sozza grazia Calhanoglu, che interviene a forbice da dietro su Musah, sfiorando il pallone ma travolgendo lo statunitense lanciato in contropiede: neanche fallo e il popolo - arabo - rossonero si infuria. C'è spazio anche per Maignan per mettersi in mostra su una bella stoccata di Dimarco, mentre Inzaghi perde proprio Calhanoglu per infortunio - affaticamento all'adduttore, dentro Asllani - e teme anche per Dumfries, steso da Theo con cui partono le solite scintille, ma alla fine l'olandese stringe i denti. Un minuto di recupero, il tempo si sta per chiudere ma Lautaro non perdona: errore di Jimenez, Mkhitaryan per Taremi che serve il Toro, Thiaw e Theo mandati al bar e palla dal destro al sinistro al gol.