Weah uomo partita di Juventus-Milan: oggi come allora, con una differenza sostanziale, quella maglia bianconera che il papà George tifava solo mentre alzava il Pallone d'Oro con i rossoneri e che il figlio indossa con orgoglio. Tim entra, non per scelta del cervellotico Motta ma per pura necessità, visto l'infortunio di Yildiz che nel finale di primo tempo gli apre le porte della partita, e cambia l'inerzia del match trascinando all'attacco i suoi, sfiorando il gol prima del vantaggio di Mbangula e poi firmando spietato il contropiede del definitivo 2-0. Juventus che finalmente torna a vincere, che risale la classifica difendendo il quarto posto dall'assalto delle pretendenti, che si presenta al finale di Champions con il morale a mille e magari con un Kolo Muani in più.
Motta cambia per l'ennesima volta, Conceicao in emergenza
Problemi importanti di formazione per entrambi i tecnici: dopo l'Atalanta Motta cambia per l'ennesima volta, Cambiaso torna titolare - a sinistra - con McKennie che da centravanti ombra scala due marce e finisce terzino inedito a destra, Nico centravanti con Vlahovic a guardare dalla panchina, ancora convalescente. Mbangula titolare, Weah finito inspiegabilmente ai margini nonostante sia lo juventino che più vede la porta dopo il centravanti titolare. Conceicao è senza Morata, Pulisic e Thiaw: Abraham, Musah sulla trequarti e Gabbia i sostituti naturali per non variare l'ossatura della squadra. Mbangula e Leao scaldano subito la sfida, ci prova anche Koopmeiners, partita apertissima. La Juventus si fa sorprendere, ingenua, dopo venti minuti: schema su angolo che porta al tiro Reijnders, un rigore in movimento, solo l'opposizione di Locatelli e una carambola salvano Di Gregorio.
Cambiaso non ci sta con la testa, Yildiz si fa male
Cambiaso è la nota negativa della Juve, errori banali e mai giocate illuminanti, le cifre del City farebbero girare la testa a tutti. Ma sono entrambe le difese a ballare: Di Gregorio deve esaltarsi sul tentativo di Leao, Maignan raccoglie una ciabattata di Nico Gonzalez che sbaglia l'uno contro uno e poi vede scorrere via una palla di Koopmeiners che Yildiz e l'argentino non riescono a deviare. Poi a pochi minuti dal termine del primo tempo occasione preziosissima per la Juventus: contropiede velenoso, palla a Yildiz che incrocia di prima, strozzando la conclusione, Maignan mette in angolo e Motta deve disperarsi non solo per il gol mangiato ma anche per l'infortunio del numero 10 bianconero. Subito mano all'interno coscia, si vede che c'è un problema, entrerà Weah nella ripresa.