
VENEZIA - Termina con un pareggio, che serve poco ad entrambe, il primo dei due posticipi della ventiduesima giornata di Serie A tra il Venezia e l'Hellas Verona. Allo stadio Pierluigi Penzo il neoacquisto dei lagunari Alessio Zerbin, alla seconda presenza in arancioneroverde e la prima da titolare, illude il pubblico di casa al 28'. Al 76', però, la doccia fredda: porta la firma di Tchatchoua la rete che fissa il punteggio sull'1-1. Con questo pari gli uomini di Di Francesco restano penultimi in classifica con 16 punti, a -4 dai rivali odierni, che occupano la sedicesima piazza in coabitazione con Parma e Lecce.
Venezia-Verona 1-1, la cronaca
In avvio parte leggermente meglio il Verona, vicino al vantaggio già all'11' con Serdar: Stankovic, però, riesce ad opporsi con il piede, neutralizzando la conclusione da dentro l'area di rigore dell'avversario. Dopo la grande occasione concessa agli ospiti, la retroguardia di casa si riassesta, giocando il resto della frazione con grande ordine e compattezza. La partita prosegue sui binari dell'equilibrio fino a quando il Venezia, con un pizzico di fortuna, sblocca il risultato al 28' con Zerbin, arrivato da poco dal Napoli in prestito: dopo il tiro ribattuto di Pohjanpalo dalla difesa veronese, l'attaccante italiano è lesto a piombare sul pallone vagante in area e a depositarlo in rete. Le brutte notizie per il Verona non sono però finite qui: oltre al gol subito, al 40' Tengstedt è costretto a lasciare in campo, in seguito al duro contatto con Candé. Nel secondo tempo il Verona carica a testa bassa a caccia del pari, facendo incetta di calci d'angolo: i piazzati non vengono sfruttati a dovere dagli scaligeri e nemmeno lo stacco indisturbato di Ghilardi al 61' trova un esito positivo. La pressione degli ospiti è però totale, mentre il Venezia pensa solo a difendersi. Il muro dei lagunari alla fine cade al 76' e Tchatchoua segna il pareggio da due passi dopo il tentativo di Sarr. La formazione di Zanetti appare decisamente più brillante dal punto di vista fisico, ma rischia di tornare sotto sull'unico reale pericolo prodotto dal Venezia: la conclusione di Busio al volo all'85' viene allungata da Montipò in angolo per un soffio.