Non ci sono favoriti
Chi è favorito per lo scudetto?
«Non esiste una favorita oggi. Il Napoli sta facendo molto bene, dopo uno scorso campionato di difficoltà estrema. Finora è stato un campionato d’eccellenza, anche se hanno perso punti importanti nelle ultime settimane, dilapidando il vantaggio in classifica sulle rivali. L’Inter è la squadra più apprezzata, in tutti i sensi. Il problema che aveva, ha e avrà è il cammino nelle coppe. Questo è logorante. Chi gioca in Champions durante la settimana, e qui faccio un discorso generale, poi in campionato spesso ci lascia le penne. Poter preparare per il Napoli solo un match è un vantaggio importante, per una situazione che ora vivrà anche l’Atalanta. E ci sono altri fattori determinanti...».
Quali?
«La condizione fisica dei calciatori, che non sono tutti uguali, ci sono quelli più importanti di altri. Se poi non riescono a recuperare pienamente e scendono in campo al 30% o al 40% in meno, conta! Se hanno dei micro-traumi ora, dopo tante partite, potranno recuperare in 5 giorni, o in una settimana, mentre ad inizio stagione il recupero sarebbe avvenuto in 48 ore».
L’Inter resta la squadra più forte?
«Solo il campo può dirlo. Adesso sono lì ed è una bella lotta. Certo è, statistiche alla mano, che quest’anno si vincerà probabilmente con una quota non così tanto elevata, con le prime che comunque avranno perso punti durante la stagione».
Conte, Inzaghi e Gasperini, tre grandi tecnici.
«Io ho molto rispetto per il lavoro degli allenatori. Gasperini è a Bergamo da moltissimo tempo e ha ottenuto grandi risultati. Conte, al primo anno al Napoli sta facendo benissimo. Inzaghi ha conquistato l’ultimo scudetto. Sono tre allenatori che vanno per la maggiore, che stanno vivendo delle annate comunque positive».