Fagioli si sfoga: "Di nuovo alla gogna, non è giusto. Ho pagato, chiedo rispetto"

Il centrocampista ha pubblicato un post sui propri canali social a seguito di nuovi dettagli e indiscrezioni emersi sul caso scommesse

Nicolò Fagioli prende posizione. Dopo le ultime indiscrezioni sul caso scommesse portato avanti dalla Procura di Milano, il centrocampista -il cui nome è ritornato alla ribalta a causa di nuovi dettagli emersi- ha deciso di interrompere il silenzio, esponendosi  sui propri canali social. Il messaggio? Tutti sbagliano nella vita, io il mio errore l'ho già pagato con la squalifica della passata stagione.

Fagioli sui social: "Accanimento ingiusto"

Così Fagioli inizia il suo post su Instagram: "Ho pagato il mio debito con la giustizia. Con una condanna e una sacrosanta squalifica, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più. Ho raccontato della mia patologia, seria, nelle scuole, ai miei familiari, agli amici e alla stampa. Quella stessa stampa che affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna. Ancora una volta. Ho sopportato il peso di aver commesso qualcosa di brutto. Di aver deluso tutte le persone che credevano in me. Ormai non è certo una novità: senza alcun vittimismo, ho passato un periodo buio, ho sofferto di una brutta patologia e questa non è assolutamente una giustificazione. Ma vedere ora tutto questo accanimento mediatico mi sta facendo rivivere quei fantasmi. No, stavolta tutto questo non è giusto".

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"Grazie a Fiorentina e Juve. Ora..."

Il messaggio social prosegue: "Ho sbagliato, ho pagato, senza aver fatto male a nessuno se non a me stesso e alle persone accanto a me. E come ogni persona che sbaglia e paga, ho tutto il diritto di rialzarmi. Tutti, anche chi scrive oggi, possono cadere e commettere errori. L’importante è saperlo riconoscere e credo che la forza di un uomo stia nel sapersi rialzare. Avevo 19 anni all’epoca dei fatti e la ludopatia aveva preso il sopravvento su di me. Me ne sono pentito, ma la vita mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo scontare. Chiedo rispetto adesso, dopo aver affrontato un processo, preso una giusta condanna. Chiedo scusa a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati - anche se solamente in una riga di giornale - in questa situazione solo per avermi aiutato. E ringrazio la Fiorentina, la Juventus, gli amici e la mia famiglia, che non hanno mai smesso di supportarmi e aiutarmi in un momento diffcile. Anche se li ho sicuramente delusi. Non ritornerò più sull’argomento, adesso devo solo pensare a dare il massimo sul campo".

I nuovi dettagli sul caso scommesse

Ma cosa è emerso dalle ultime indiscrezioni relative al caso scommesse portato avanti dalla Procura di Milano? I nuovi dettagli raccontano di un Fagioli alla ricerca di soldi per cercare di saldare un debito decisamente importante, non specificando mai, al momento di chiedere denaro, che si trattasse di debiti da gioco. E così l'idea di coprire il tutto con un presunto business di orologi, provando a coinvolgere anche persone di sua conoscenza come un medico della Nazionale o l'ex compagno ai tempi della Juve Primavera Gianmaria Zanandrea

Una situazione sempre più ingarbugliata, che porta anche a minacce sempre più cruente. Un clima che inevitabilmente ha portato a dei cambiamenti, che la Juve (sui club dell'epoca) aveva notato, con le prime voci sui suoi problemi arrivati anche al club bianconero. "Una mina vagante" e "Lui può perdere tutto": così parlavano di lui Sandro Tonali, attuale centrocampista del Newcastle, e l'ex arbitro Pietro Marinoni in una delle chat agli atti dell'indagine dei pm milanesi cica un giro di scommesse su piattaforme illegali e nella quale sono indagati anche 12 calciatori di Serie A e che ha messo in luce il cosiddetto "sistema Elysium". Una situazione decisamente ingarbugliata, ma a cui Fagioli, dopo la squalifica scontata, chiede di mettere un punto.

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Nicolò Fagioli prende posizione. Dopo le ultime indiscrezioni sul caso scommesse portato avanti dalla Procura di Milano, il centrocampista -il cui nome è ritornato alla ribalta a causa di nuovi dettagli emersi- ha deciso di interrompere il silenzio, esponendosi  sui propri canali social. Il messaggio? Tutti sbagliano nella vita, io il mio errore l'ho già pagato con la squalifica della passata stagione.

Fagioli sui social: "Accanimento ingiusto"

Così Fagioli inizia il suo post su Instagram: "Ho pagato il mio debito con la giustizia. Con una condanna e una sacrosanta squalifica, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più. Ho raccontato della mia patologia, seria, nelle scuole, ai miei familiari, agli amici e alla stampa. Quella stessa stampa che affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna. Ancora una volta. Ho sopportato il peso di aver commesso qualcosa di brutto. Di aver deluso tutte le persone che credevano in me. Ormai non è certo una novità: senza alcun vittimismo, ho passato un periodo buio, ho sofferto di una brutta patologia e questa non è assolutamente una giustificazione. Ma vedere ora tutto questo accanimento mediatico mi sta facendo rivivere quei fantasmi. No, stavolta tutto questo non è giusto".

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Fagioli si sfoga: "Di nuovo alla gogna, non è giusto. Ho pagato, chiedo rispetto"
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I nuovi dettagli sul caso scommesse