Jarre: "Sulle scommesse c'è ipocrisia"
Il terapista dell'ex centrocampista della Juve ha poi proseguito nella sua analisi sul rapporto tra calcio e scommesse: "Anche le squadre professionistiche italiane, di alcune lo so per certo, hanno una serie di contratti e sponsorizzazioni nel mondo del gioco d'azzardo che valgono in tutto il mondo, ma non in Italia. E' un altro degli aspetti dell'ipocrisia generale. Le notizie che ho fanno pensare che ci siano centinaia di ragazzi che giocano. L'altra ipocrisia della Figc è che se uno scommette sul calcio è squalificato, ma uno può rovinarsi e rendersi anche ricattabile giocando su tennis, pallacanestro, indebitarsi e diventare ricattabile ma questo alla Figc non interessa. Il sistema scommesse è assolutamente connaturato al sistema calcio, si può scommettere anche su partite di Serie D e magari sbagliando una parata si guadagna tantissimo. Si può dire che il baraccone del calcio, e dello sport professionistico in generale, è al servizio del sistema d'azzardo. Io non sono proibizionista, ma siamo in una situazione di liberalizzazione selvaggia, non è più possibile che l'azzardo sia disponibile nelle tasche di tutti i cittadini, a centimetri zero dalla propria mano e pochi istanti dalle proprie intenzioni. Bisogna ridurre l'offerta del gioco online, drasticamente far rispettare il divieto di pubblicità (e non come ora che si spaccia come informazione commerciale e si lasciano i cartelloni ai lati dello stadio), ci vuole un grande lavoro nelle scuole per spiegare i rischi esattamente come si fa con le sostanze".
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