Acerbi scarica Spalletti e l'Italia! "Pretendo rispetto, non vado in azzurro con questo progetto"  

Il difensore dell'Inter parla attraverso i social e fornisce la sua verità per il clamoroso rifiuto: tutte le parole

Dopo le dichiarazioni di Spalletti in conferenza stampa sul rifiuto della convocazione da parte di Acerbi, il difensore ha risposto e ha fatto chiarezza. Il centrale dell'Inter, dopo la delusione in finale di Champions League contro il PSG, ha postato un lungo messaggio sui social, spiegando come non ci sia la giusta serenità per continuare insieme a Spalletti questo percorso in Nazionale.

Acerbi rifiuta la Nazionale, il messaggio

Questo il post pubblicato sui social: "Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Serie A

Le frizioni tra Acerbi e Spalletti

I problemi tra il ct Spalletti e Acerbi si sono susseguiti in questi 15 mesi di lavoro dell'ex allenatore del Napoli. Prima il caso Juan Jesus, con il difensore rispedito a casa e poi il passo indietro prima delle convocazioni per l'Europeo a causa di una pubalgia. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivato in una delle ultime conferenze stampa del commissario tecnico dell'Italia, dopo il pareggio per 3-3 contro la Germania, che ha sancito l'eliminazione della Nazionale nella Nations League. Al termine del match a Spalletti gli era stato chiesto di una possibile chiamata di Acerbi per rinforzare la difesa in vista della partita contro la Norvegia (valida per le qualificazioni al Mondiale) e per la marcatura su Haaland. E il commissario tecnico aveva risposto con un secco:  "Ma tu lo sai quanti anni ha Acerbi? Secondo me Bastoni, Calafiori hanno qualità importanti uguali. Poi che lui sia un giocatore importante e stia facendo benissimo sono d'accordo, io credo in questi giocatori e vado avanti così. Ma grazie del consiglio...". Parole che probabilmente hanno dato fastidio al difensore. E ora lo ha confermato.

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Dopo le dichiarazioni di Spalletti in conferenza stampa sul rifiuto della convocazione da parte di Acerbi, il difensore ha risposto e ha fatto chiarezza. Il centrale dell'Inter, dopo la delusione in finale di Champions League contro il PSG, ha postato un lungo messaggio sui social, spiegando come non ci sia la giusta serenità per continuare insieme a Spalletti questo percorso in Nazionale.

Acerbi rifiuta la Nazionale, il messaggio

Questo il post pubblicato sui social: "Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo".

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