“Allegri era del Napoli, ma aspettava l’Inter. Inzaghi? In Arabia già da sei mesi”

L'ex allenatore Giovanni Galeone, in una lunga intervista, ha detto la sua sulle prime novità di calciomercato

Da Fabregas a Conte, passando per De Bruyne e Simone Inzaghi fino a Massimiliano Allegri. Giovanni Galeone, ex allenatore e icona del calcio italiano ha fatto la sua personale analisi sulle novità che questo primo scorcio di calciomercato ha già riservato alla Serie A. E sul neo allenatore del Milan fa una rivelazione importante.

Fabregas, Gasperini e Conte: a tutto Galeone

Incalzato sulla scelta di Cesc Fabregas di restare a Como, Galeone non si dice sorpreso: "Non mi ha sorpreso la scelta di Fabregas di rimanere al Como. Lavora in una delle società economicamente più forti ed è stato coerente con la risposta data. Se fossi un presidente e dovessi scegliere un allenatore con cui vincere qualcosa punterei sicuramente sullo spagnolo". Stesso discorso per Gasperini: "Dopo nove anni di Atalanta era giusto cambiare. È un osso, ma a Roma non troverà un ambiente facile. In giallorosso hanno vinto lo scudetto due allenatori caratterialmente agli antipodi, Liedholm e Capello".

Mentre per Conte è convinto che le rassicurazioni di De Laurentiis e l'ingaggio di De Bruyne siano stati determinanti: "Fino al giorno della vittoria dello scudetto ero certo che avrebbe lasciato come aveva già fatto alla Juve e all’Inter. Evidentemente ha ricevuto rassicurazioni da De Laurentiis che infatti ha preso De Bruyne". E sul centrocampista belga e la sua "non giovanissima" età: "Se ha senso puntare su giocatori non più giovanissimi? Sì perché il nostro calcio è rimasto indietro e abbiamo bisogno di riportare da noi giocatori di livello europeo. Ma avete visto Spagna-Portogallo? Sembra un altro sport rispetto a quello che si gioca da noi".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Serie A

Galeone su Allegri, Inzaghi e l'Inter

Galeone, dalle colonne del Messaggero Veneto, spiega come Simone Inzaghi avrebbe avuto un accordo con l'Al Hilal da mesi. Soprattutto, racconta come sia rimasto sorpreso da Marotta per non aver ingaggiato Allegri: "Per quanto ne so io è da sei mesi che Inzaghi si era promesso al club arabo. Strano che Marotta, che aveva avuto Allegri alla Juve, non lo abbia preso. Con tutto il rispetto per Chivu un club che ha giocato due finali di Champions nelle ultime tre stagioni non può prendere un tecnico con 13 presenze in Serie A".

Inoltre secondo Galeone, mentore del nuovo allenatore rossonero al quale è da sempre molto legato, l'ex Juve avrebbe atteso una chiamata dall'Inter fino all'ultimo secondo, salvo poi accettare la panchina del Milan: "Mi auguro che stavolta gli vada meglio e che possa vincere lo scudetto al primo tentativo come nella sua precedente avventura in rossonero. E non è detto che non ci riesca. L’ho sentito molto contento e carico. E secondo me Tare gli sta costruendo una buona squadra. Penso che Max abbia aspettato fino all’ultimo una chiamata dell’Inter. Aveva un accordo con il Napoli, prima che Conte decidesse di rimanere".

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Da Fabregas a Conte, passando per De Bruyne e Simone Inzaghi fino a Massimiliano Allegri. Giovanni Galeone, ex allenatore e icona del calcio italiano ha fatto la sua personale analisi sulle novità che questo primo scorcio di calciomercato ha già riservato alla Serie A. E sul neo allenatore del Milan fa una rivelazione importante.

Fabregas, Gasperini e Conte: a tutto Galeone

Incalzato sulla scelta di Cesc Fabregas di restare a Como, Galeone non si dice sorpreso: "Non mi ha sorpreso la scelta di Fabregas di rimanere al Como. Lavora in una delle società economicamente più forti ed è stato coerente con la risposta data. Se fossi un presidente e dovessi scegliere un allenatore con cui vincere qualcosa punterei sicuramente sullo spagnolo". Stesso discorso per Gasperini: "Dopo nove anni di Atalanta era giusto cambiare. È un osso, ma a Roma non troverà un ambiente facile. In giallorosso hanno vinto lo scudetto due allenatori caratterialmente agli antipodi, Liedholm e Capello".

Mentre per Conte è convinto che le rassicurazioni di De Laurentiis e l'ingaggio di De Bruyne siano stati determinanti: "Fino al giorno della vittoria dello scudetto ero certo che avrebbe lasciato come aveva già fatto alla Juve e all’Inter. Evidentemente ha ricevuto rassicurazioni da De Laurentiis che infatti ha preso De Bruyne". E sul centrocampista belga e la sua "non giovanissima" età: "Se ha senso puntare su giocatori non più giovanissimi? Sì perché il nostro calcio è rimasto indietro e abbiamo bisogno di riportare da noi giocatori di livello europeo. Ma avete visto Spagna-Portogallo? Sembra un altro sport rispetto a quello che si gioca da noi".

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“Allegri era del Napoli, ma aspettava l’Inter. Inzaghi? In Arabia già da sei mesi”
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Galeone su Allegri, Inzaghi e l'Inter