La Fiorentina crolla al Franchi, Como show: Kempf e Addai firmano la rimonta, Fabregas batte Pioli

I padroni di casa avanti con Mandragora dopo appena 5', i lariani cambiano marcia nella ripresa
La Fiorentina crolla al Franchi, Como show: Kempf e Addai firmano la rimonta, Fabregas batte Pioli© ANSA

FIRENZE - È notte fonda all'Artemio Franchi: nel match andato in scena alle ore 18 e valido per la quarta giornata del campionato di Serie A 2025-26, il Como si impone in casa della Fiorentina con il punteggio di 2-1. Eppure, a sbloccare il risultato dopo soli 5', era stato ancora una volta Rolando Mandragora: l'ex Juventus, in campo insieme alle altre vecchie conoscenze bianconere Kean e Nicolussi Caviglia dal 1', più Fagioli nella ripresa, dopo essersi visto respingere dalla barriera un calcio di punizione dal limite, aveva scaricato la sfera in rete sulla ribattuta con un potente e preciso collo destro. Nella ripresa, però, i lariani crescono via via d'intensità e la Viola inizia a soffrire il palleggio avversario, affidandosi sempre più spesso al contropiede. La pressione lombarda, dopo il pari firmato di testa da Kempf al 65', non si arresta, almeno fino al gol vittoria di Addai al 94'. Fabregas sale così a 7 punti in classifica, Pioli resta invece fermo a quota 2, in piena zona retrocessione.

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L'approccio alla partita dei padroni di casa è subito deciso, a tratti feroce. Non è un caso che Mandragora porti in vantaggio i suoi già al 5' grazie a un sinistro da fuori area che concretizza una corta respinta della barriera, dopo una punizione battuta dallo stesso numero 8 gigliato. Pioli sceglie per opporsi ai lariani un innovativo 4-4-2 con Fazzini e Lamptey esterni, con quest'ultimo che, fra l'altro, deve lasciare il campo già a metà della prima frazione per un infortunio al ginocchio destro. La sfida è nervosa, tesa e spezzettata, col Como che fa possesso palla e cerca di interrompere la manovra dei viola con numerosi falli (non sempre sanzionati correttamente dal direttore di gara Bonacina) e Ranieri e compagni che provano a chiudersi e a cercare le ripartenze. In un paio di circostanze Kean ha anche buone chance per il raddoppio, in particolare al 36', ma gli mancano precisione e lucidità sotto porta. Gli ospiti ci mettono un po' a riprendersi dallo svantaggio, ma piano piano provano ad uscire dal guscio, anche se Nico Paz si accende con intermittenza. Quando lo fa in maniera brillante, serve a De Gea chiudere lo specchio della porta a un Morata lanciato in area. Nel finale di primo tempo il Como si vede assegnato un rigore per fallo di Nicolussi Caviglia su Perrone, ma il VAR è bravo a correggere Bonacina perché l'infrazione del centrocampista viola avviene di poco fuori area. Poi viene annullato un gol ai biancoazzurri segnato da Diego Carlos per netto fuorigioco. Serve un miracolo di De Gea per negare il pareggio agli uomini guidati da Fabregas al 53', con il portiere spagnolo che respinge la conclusione di Sergi Roberto. Intorno all'ora di gioco i due allenatori inseriscono forze fresche: da una parte Sohm e Fagioli per Fazzini e Mandragora, dall'altra dentro Douvikas e Addai per Morata e Khun. Poco dopo il Como pareggia meritatamente con Kempf che di testa sovrasta tutti. Quello degli ospiti nella ripresa è un autentico dominio e solo l'imprecisione sotto porta nega la seconda rete dei lariani, almeno fino al 94°, quando Addai ubriaca tutta la difesa gigliata e regala agli ospiti tre punti strameritati. A fine gara la squadra gigliata viene fischiata e incassa i cori ostili del tifo organizzato.

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