Atalanta, la difesa di Gasperini è un altro attacco

Il terzetto arretrato composto da Toloj, Djimsiti e Palomino aggredisce con il pressing alto, fa ripartire l'azione in velocità e va spesso a concludere in gol
Atalanta, la difesa di Gasperini è un altro attacco© Canoniero

BERGAMO - Uno dei punti di forza dell'Atalanta di Gasperini, sembra strano dirlo, è la difesa. O meglio, la fase difensiva. A Torino la squadra orobica ha ritrovato dall'inizio il terzetto Toloi-Djmsiti-Palomino e nell'arco dei 90 minuti Gollini ha dovuto compiere solo un intervento importante su Belotti. Dentro la prestazione degli uomini che il tecnico di Grugliasco ha schierato a protezione dell'estremo difensore numero 95, però, ci sono molte più cose rispetto a quello che si possa pensare: alla fine la prestazione è stata stellare.  In fase di copertura l'Atalanta è efficace quando riesce ad accorciare il campo scalando in avanti. Ogni volta che l'azione viene costruita dal basso si muovono per ricevere palla De Roon e Freuler con almeno uno dei centrali che, a turno, si stacca per dare superiorità a centrocampo. La lettura di queste situazioni da parte dell'avversario non riesce mai ad essere tempestiva ed efficace e così la palla arriva ai giocatori d'attacco con pochissimi metri di campo scoperto alle spalle.

Il peso di De Roon

Giocare questo tipo di calcio è possibile se tutti gli interpreti spingono al massimo sotto il profilo agonistico e la riprova è data dal fatto che De Roon, in almeno due occasioni già nel primo tempo, è stato bravissimo a interrompere manovre molto pericolose in ripartenza del Torino e non è nemmeno la prima volta che capita: quando accetti l'uno contro uno a tutto campo (o addirittura lo proponi all'avversario) il segreto è non perdere palla cercando di recuperarla il prima possibile quando accade.

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