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BERGAMO - Si respira nell’aria, Atalanta-Valencia. Dopo il successo contro la Roma che ha dato uno slancio importante alla corsa verso la prossima Champions League i tifosi nerazzurri stanno contando le ore. I minuti. I secondi. Non si parla d’altro, non ci sono pensieri diversi che non siano per Atalanta-Valencia. La squadra di Gasperini domani sera giocherà la partita più importante della sua storia, l’andata degli ottavi della Coppa dei Campioni. Il 10 marzo ci sarà il ritorno in Spagna, al Mestalla. E probabilmente diventerà quello il punto più alto mai toccato, sperando che ce ne siano altri. Ma intanto a Bergamo l’aria è speciale, è difficile spiegare cosa significa per un tifoso della Dea presentarsi ad una gara come quella di domani alle 21 a San Siro: solo chi è bergamasco e atalantino capisce perfettamente di cosa si tratta.
Lo scorso 15 maggio a Roma arrivarono circa 25mila tifosi nerazzurri per la finale di Coppa Italia, stavolta si gioca più vicino ma sapere che l’autostrada A4 sarà completamente intasata da oltre 42mila sostenitori atalantini è qualcosa che emoziona. Prima ancora di analizzare i contenuti tecnico-tattici, di capire se giocherà il tridente oppure se Gasperini ha in mente qualche mossa a sorpresa è giusto dare spazio a chi aspetta gare come queste da una vita. Con il tecnico di Grugliasco tutti i sogni più belli si stanno trasformando in treni o aerei da prendere, biglietti da staccare e nuovi stadi da conoscere. Bergamo e l’Atalanta stanno stupendo l’Europa e se mai nessuno era riuscito prima a qualificarsi tra le migliori 16 squadre di Champions partendo da tre sconfitte nelle prime tre giornate significa che si sta vivendo qualcosa di storico. A prescindere dal risultato dei prossimi 180 minuti.