Gasperini: "Atalanta, in Champions non devono tremarti le gambe"

Il tecnico: "Le assenze del Valencia? Non ci conto, chi arriva qui ha rose all'altezza"
Gasperini: "Atalanta, in Champions non devono tremarti le gambe"© Marco Canoniero/sync

BERGAMO - "Per domani sera dobbiamo avere emozioni positive, per fare qualcosa in più ed esprimerci al meglio. Non ci devono tremare le gambe anche se c'è grande attesa, sono 70 giorni che aspettiamo questa gara". Lo dice, a Sky, il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, alla vigilia degli ottavi di Champions League contro il Valencia, orfano di sette giocatori. "Non faccio affidamento - aggiunge - sulle loro assenze che sono importanti ma il Valencia resta una squadra di valore, abituata a giocare le coppe ad alto livello. Noi dobbiamo pensare alla nostra partita, sarà una sfida difficile ed equilibrata come tutte quelle di Champions. E' giusto avere fiducia, ma l'euforia può essere pericolosa, il Valencia è arrivato primo nel girone, ha vinto in casa dell'Ajax e del Chelsea, la difficoltà della squadra che incontriamo è di livello, non abbiamo pescato nel sorteggio i top club d'Europa, ma è un'avversaria di ottimo livello".

Verso il Valencia

"Tutto il contorno è di altissimo livello, si sposta un'intera città a San Siro. Ci sono tutti i presupposti per fare una bella partita. Zapata? Non lo abbiamo avuto per tanto tempo e abbiamo cercato altre soluzioni che ci hanno dato ottimi risultati, vediamo, possiamo scegliere un sistema iniziale e poi cambiare. Conta esprimersi al meglio dal punto di vista tecnico. C'e' grande attesa, stiamo tutti benissimo, la squadra è al completo e non ci sono defezioni".

Una sfida di 180 minuti

"Portare 43mila persone allo stadio è già un primo grande successo. E' un bel traguardo non abbiamo giocato con così tanto pubblico in casa. Non ci accontentiamo, è una partita che aspettiamo da tempo, con fiducia, conoscendo le difficoltà".Il tecnico dell'Atalanta Gasperini ha poi parlato così in conferenza stampa: "Domani sarà il primo round di una sfida lunga 180': ci sarà la massima attenzione per raggiungere il miglior risultato. Avversario spagnolo? E' un calcio d'élite. Non ci sono solo Barcellona e Real, basti pensare alle Nazionali. L'Atalanta lo scorso anno è arrivata terza, il Valencia non è ai primissimi posti, ma è pur sempre un ottavo europeo. Sappiamo che avranno delle defezioni, ma ci contiamo poco: chi arriva a queste partite ha rose all'altezza. Spero di avere un vantaggio per andare a Valencia con due risultati. Considero sempre come gioca l'avversario, cercheremo degli accorgimenti. La partita va vista sui 180', i primi sono importanti, ma non fondamentali, serve equilibrio con le nostre caratteristiche. Dobbiamo avere la faccia di sempre: dobbiamo essere molto liberi sapendo che essere qui è un grande successo. Ce la giocheremo al meglio. Ne abbiamo giocate tante di partite importanti negli anni, dall'Europa League allo Shakhtar, era dentro o fuori"

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