L'Atalanta sicura: "L'anticipo della sfida con la Lazio è un diritto"

I nerazzurri non mollano, vogliono giocare il 6 marzo e non il 7: "Dal Pino tuteli gli interessi della squadra che sta onorando l'Italia in Champions"
L'Atalanta sicura: "L'anticipo della sfida con la Lazio è un diritto"© LAPRESSE

BERGAMO - La questione relativa ad Atalanta-Lazio, gara di campionato in programma la prossima settimana a Bergamo, non è ancora chiusa. Ed è normale, giusto anzi pure sacrosanto che sia così. La querelle è ormai nota: la società nerazzurra ha fatto richiesta scritta e ufficiale alla Lega di Serie A di giocare in anticipo rispetto alla data già fissata, ovvero venerdì 6 marzo invece di sabato 7 marzo. La motivazione è semplice: martedì 10 marzo, a Valencia, i nerazzurri giocheranno la gara di ritorno che può regalare l'accesso ai quarti di finale di Champions League. La richiesta è stata avanzata nei modi e nei tempi corretti: esiste un regolamento ben preciso che permette di gestire queste situazioni e gli attori in gioco sono due. Soltanto due.

Da una parte la società che richiede l'anticipo, dall'altra il presidente della Lega di Serie A che deve decidere. L'articolo numero 29 dello Statuto della Lega di Serie A è chiaro sia nei termini che nei ruoli, non ci sono interpretazioni da fare o chissà quali artifizi legali da mettere in campo: basta leggere, decidere e agire. Ciò che va evitato, per rispetto dell'intelligenza e della passione di tutti i tifosi, è buttarla in caciara disquisendo di prassi o di accordi da trovare tra presidenti per risolverla a tarallucci e vino. Chiaramente, se Atalanta e Lazio fossero d'accordo sarebbe tutto più semplice. Non perché sono Atalanta e Lazio a decidere l'anticipo ma perché al presidente della Lega di Serie A, dottor Paolo Dal Pino, a quel punto resterebbe solo da fare la cosa più semplice: ratificare l'accordo. Attenzione, "ratificare" non significa "decidere". Solo che a "ratificare" siamo capaci tutti, soprattutto se in ballo ci sono Brescia e Napoli o Juventus e Lecce: le altre due italiane che giocano gli ottavi di finale e hanno una gara al martedì sono state serenamente piazzate al venerdì e nessuno ha fiatato. Stesso discorso per Juventus-Genoa e Juventus-Frosinone dell'anno scorso.

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