Atalanta, rosa blindata fino al 2022

La società ha operato bene per tempo e parecchi calciatori hanno prolungato addirittura fino al 2024. Gasperini potrà continuare il proprio lavoro in serenità
Atalanta, rosa blindata fino al 2022© LAPRESSE

BERGAMO - In casa Atalanta, anche dal punto di vista delle scadenze contrattuali, la situazione è assolutamente blindata. Nei giorni della grande incertezza e con una stagione come quella in corso che nessuno sa bene se, come e quando potrà essere conclusa, in casa nerazzurra c'è grande serenità per gli accordi stipulati con i calciatori in rosa. Nei giorni scorsi abbiamo affrontato il discorso relativo ai prestiti, oltre a quello scontato di Mario Pasalic (15 milioni) e alla situazione di Adrien Tameze (servono otto milioni per ingaggiarlo a titolo definitivo dal Nizza) c'è anche un'altra questione molto importante che merita applausi per la lungimiranza e per gli sforzi fatti negli ultimi mesi dalla proprietà: nessuno dei protagonisti della Dea, titolari e alternative che dir si voglia, ha un contratto che scade nel 2020 e nemmeno nel 2021 ma tutti sono validi almeno fino al 30 giugno 2022.

Rosa blindata

Tra chi ha un contratto già definito e chi invece si trova con un accordo che prevede l'ulteriore opzione a favore della società per un prolungamento (è il caso di Djimsiti, Palomino, Muriel e Zapata), il panorama dei contratti in corso di validità tra l'Atalanta e i suoi calciatori prevede la scadenza il nel 2022 per Rossi e Castagne, nel 2023 per Gollini, Sportiello, Djimsiti, Palomino, Toloi, Gosens, Hateboer, de Roon, Freuler, Gomez e Ilicic, nel 2024 per Caldara, Sutalo, Bellanova, Pasalic, Tameze, Malinovskyi, Muriel e Zapata.  A parte il terzo portiere Rossi e l'esterno belga Castagne (con cui i discorsi di rinnovo sono comunque già aperti da tempo), tutti gli altri giocatori della rosa hanno almeno tre anni di contratto. Significa che per le prossime tre stagioni il lavoro di Gian Piero Gasperini è blindato e ci sarà tutto il tempo necessario per far crescere i giovani e inserire nuovi elementi già pronti senza doversi preoccupare di dovere rincorrere rinnovi di contratto che possono magari togliere concentrazione al lavoro sul campo quando tutto tornerà alla normalità.

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