De Roon: "Atalanta-Valencia? Surreale che possa aver accelerato pandemia"

Il centrocampista nerazzurro ha parlato in Olanda: "Dura pensare che quella storica vittoria per 4-1 possa anche aver avuto un rovescio della medaglia"
De Roon: "Atalanta-Valencia? Surreale che possa aver accelerato pandemia"

BERGAMO - Da due settimana ormai l'Atalanta ha ripreso ad allenarsi a Zingonia, in attesa della possibile ripresa della Serie A. Un potenziale ritorno in campo che genera sentimenti contrastanti per Martin de Roon, visto che l'olandese vorrebbe tornare presto in campo, ma al tempo stesso mostra grande rispetto per la tragedia vissuta in modo particolare di Bergamo, una città che ha contato 15mila vittime nel corso della pandemia di coronavirus: Dei 300.000 abitanti di questa provincia - ha detto a Algemeen Dagblad - 250.000 sono tifosi di Atalanta. Questo è molto profondo. Ciò rende anche così surreale che la nostra partita contro il Valencia, il 19 febbraio a San Siro, possa aver accelerato la diffusione del virus. Che il nostro risultato, una storica vittoria per 4-1, possa anche aver avuto un rovescio della medaglia”.

De Roon e la sua esperienza a Bergamo

De Roon vive al settimo piano di un complesso residenziale, un'altezza che gli ha consentito drammaticamente di vedere in modo ancora più evidente le strade deserte della città negli ultimi mesiTutti quegli annunci funebri sul giornale locale, lunghe pagine. Le immagini in televisione di quei camion dell'esercito con le bare. Anche quei silenzi, fuori per strada. Bergamo è una città piacevole e piuttosto vivace. Ma a un certo punto ho sentito solo sirene delle ambulanze". La tragedia, poi, l'ha vissuta anche attraverso i ricordi di alcuni suoi conoscenti: "Quasi tutti quelli con cui parli hanno una storia. Uno del nostro staff ha perso suo padre. Un uomo che era sempre al cancello delle nostre sessioni di allenamento e con il quale spesso parlavo, ha perso sua moglie. Le persone lo condividono con te, vogliono condividere le loro storie e tristezza. Gli italiani sono persone orgogliose, i residenti della provincia di Bergamo sono davvero famosi per questo. È tutto molto intenso".

"Parlare di calcio dà speranza"

Sulla possibile ripresa, l'olandese è convinto che possa fare del bene: Ha senso che le persone reagiscano in modo molto diverso. Come calciatore vuoi giocare ovviamente. I primi giorni che ci hanno permesso di tornare di nuovo sul campo sono stati davvero fantastici. Ma capisco anche che il calcio sia davvero un problema secondario adesso. È bello che la vita normale ricominci un po'. Anche parlare di calcio, in qualche modo, dà speranza che le cose tornino lentamente alla normalità".

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