L'Atalanta è una macchina da gol: 74 reti in 26 gare

Solo il Bayern Monaco ha una media realizzativa superiore a quella della squadra di Gasperini
7. Atalanta: 2,4 milioni di interazioni e 703mila video views© LAPRESSE

BERGAMO - La misura di quanto è grande l'impresa che stanno compiendo in fase offensiva l'Atalanta e gli uomini di Gasperini è ben chiara grazie a questo confronto. A parità di partite giocate (26), i nerazzurri di Bergamo guidano la classifica dei gol fatti con 74 reti, la Juventus prima in classifica ne ha segnate ben 24 in meno (50) mentre la Lazio, seconda forza del torneo, è ferma a quota 60. L'Inter (terza) e la Roma (quinta) sono arrivate a quota 51 mentre il Napoli (sesta in classifica) è addirittura a -33 dalla Dea con 41 gol segnati. Un'enormità.

Top anche in Europa

In Serie A l'Atalanta non ha rivali in termini realizzativi, ma ciò che rende bene l'idea di come anche a livello continentale Gomez e compagni si stiano meritando applausi e considerazione in modo trasversale è la media gol a partita. Solo una squadra dei cinque campionati europei più importanti (Italia, Germania, Inghilterra, Francia e Spagna) segna con una continuità paragonabile a quella della Dea: 2,85 gol a partita i bergamaschi, 2,90 i tedeschi del Bayern Monaco. Restando ai migliori attacchi dei vari campionati, il Paris Saint Germain è arrivato a 2,77 gol di media gol a gara e il Barcellona di Messi è fermo a 2,30 mentre, sempre in Germania, sono da segnalare il 2,54 del Dortmund e il 2,39 del Lipsia.

Mentalità

La capacità della squadra orobica di continuare a macinare calcio e gol per mesi e senza far troppa distinzione tra avversari e competizioni è il segno distintivo di una mentalità che è stata costruita nel tempo e che viene portata avanti dal lavoro quotidiano. Nemmeno il lockdown ha "sporcato" un rendimento che stupisce e diverte anche chi non ha a cuore i colori nerazzurri. Gasperini è un autentico martello, quando hai titolari del calibro di Gomez, Ilicic (con il Sassuolo assente) e Zapata diventa difficile per una realtà come quella bergamasca pensare di piazzare alternative di livello e invece dal mercato arrivano Muriel e Malinovskyi che riescono comunque ad incidere anche partendo spesso dalla panchina.

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