Carattere Atalanta: la rimonta è nel dna della Dea

In Champions contro l'Ajx, la squadra di Gasperini ha rimontato il risultato per la 47esima volta su 195 partite, giocando a viso aperto e con feroce determinazione
Carattere Atalanta: la rimonta è nel dna della Dea© LAPRESSE

BERGAMO - Quando l'Atalanta di Gian Piero Gasperini passa in svantaggio, anche di due reti, l'ultima cosa da fare è pensare di aver la partita ormai in pugno. Sulla panchina degli orobici, il tecnico di Grugliasco ha finora condotto 195 gare ufficiali e quelle chiuse con un risultato positivo, per intendersi vittoria o pareggio, partedo da una situazione di svantaggio sono addirittura 47: 23 vittorie e 24 pareggi. Il 2-2 contro l'Ajax è un risultato molto importante nell'economia del girone di Champions League ma, pensando alla tenuta mentale del gruppo orobico, ciò che pesa ancora di più è la confermata capacità dell'Atalanta di affrontare gli avversari a viso aperto senza mai darsi per vinta.  In Italia e in Europa, la formazione di Gasperini cerca costantemente di fare calcio, al cospetto di una delle formazioni con più fascino dell'intero panorama europeo Gomez e compagni hanno saputo tenere botta nonostante il doppio colpo firmato da Tadic su rigore e Lassina Traoré, la squadra non si è disunita e dopo il riposo è tornata in campo ancora più compatta e convinta di potercela fare. La doppietta di Duvan Zapata, salito a 52 reti con la maglia della Dea, ha rimesso sui giusti binari la partita, Gomez (il calciatore atalantino più presente nelle competizioni Uefa con 24 gare disputate) e Ilicic per lunghi tratti hanno cercato il tris e anche i subentranti Muriel e Malinovskyi, magari con meno efficacia rispetto a quella necessaria, impreziosendo un pareggio che comunque va interpretato come un risultato molto importante.

Il livello della Champions League è decisamente alto, l'Atalanta scende sempre in campo per vincere e per la terza volta è riuscita a dare prova di caparbietà anche nella competizione più importante d'Europa. L'anno scorso, la prima rimonta riuscì contro il Manchester City a San Siro: dopo la rete di Sterling e un penalty fallito dagli inglesi, toccò ancora al Papu Gomez mettere sulla testa di un compagno, in questo caso Pasalic, la palla buona per riequilibrare le sorti dell'incontro. Nella gara di ritorno degli ottavi di finale, sul campo di Valencia, il poker di Ilicic si snodò durante i novanta minuti di gioco con una sequenza di reti che prima vide l'Atalanta in vantaggio e poi sotto per 3-2. 

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