Romero, una roccia per l'Atalanta

Autore di una bella gara anche contro l'Ajax, il difensore sta diventando un idolo per i tifosi nerazzurri. E quel paragone con Montero fa ben sperare
Centrale di sinistra Cristian Romero (Atalanta)© www.imagephotoagency.it

BERGAMO - Nonostante numeri offensivi decisamente interessanti (21 gol fatti in 7 partite tra Serie A e Champions League) uno degli aspetti più importanti che stanno caratterizzando l'Atalanta è la crescita costante di Cristian Romero. Il centrale classe 1998 arrivato dalla Juventus ha giocato da centrale nello schieramento a 3 sia con il Midtjylland che contro l'Ajax, le sue prestazioni sono state molto positive e se in Danimarca il livello degli avversari poteva lasciare qualche dubbio, contro Tadic e compagni Romero di è confermato marcatore arcigno e davvero tosto.

A Bergamo qualcuno ha già iniziato ad azzardare paragoni importanti con un giocatore di assoluto livello come Paolo Montero, la giovane età del ragazzo passato dal Genoa alla Juventus prima di approdare a Bergamo lascia però intendere che se da una parte ci siano vigoria fisica, buona tecnica e tanta irruenza positiva, dall'altra c'è spazio per lavorare sui difetti di un ragazzo che nel clima di grande agonismo dimostra davvero di esaltarsi. Paradossalmente, per il suo modo di giocare, "Cuti" Romero è uno dei giocatori più penalizzati dall'assenza del pubblico (la carica che trasmette lo stadio pieno, a giocatori come lui, è enorme), ma anche uno dei più votati al sacrificio per difendere la porta bergamasca.

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