Atalanta, l'ora di Miranchuk

Il russo, frenato nel suo inserimento da guai muscolari e covid, è indicato come l'erede di Ilicic e Gomez
Atalanta, l'ora di Miranchuk© LAPRESSE

BERGAMO - Il 2021 ormai alle porte, per l’Atalanta, dovrà essere un anno importante verso il cambiamento. La squadra orobica, in attesa di vedere come si risolverà la questione Gomez e con un Ilicic che contro Roma e Bologna ha lanciato segnali molto incoraggianti, non può ignorare l’inesorabile passaggio del tempo ed è necessario insistere sulle nuove soluzioni d’attacco. Sia il numero 10 argentino che il numero 72 sloveno compiranno a breve 33 anni, certamente hanno altre stagioni importanti di carriera davanti ma una società attenta come quella nerazzurra che cerca sempre di anticipare i tempi si è già organizzata con gli acquisti di Alexsej Miranchuk (l’estate scorsa) e Viktor Kovalenko (arrivo previsto a luglio 2021). Il numero 59 russo si allena con Gasperini dall’inizio della stagione ma è stato davvero molto sfortunato. Appena firmato il contratto, l’arrivo a Bergamo è stato condizionato da un problema muscolare che gli ha fatto perdere un mese e mezzo di lavoro con i compagni, quando sembrava ormai poter iniziare il vero e proprio inserimento negli schemi di Gasperini ecco la chiamata con la Russia (a novembre) da cui si è portato a Bergamo la positività al Covid-19.

Nel secondo tempo della sfida di Bologna, con la squadra avanti 2-0 e in pieno controllo del match, Miranchuk è entrato in campo ma la prestazione non è stata all’altezza. Il giocatore è parso impaurito, attento a non rischiare mai la giocata e troppo orientato al compitino. Quando si arriva in un nuovo campionato, con la lingua da imparare e pochissimo tempo per lavorare, la qualità tecnica (indiscutibile) non basta ad imporsi subito. L’Atalanta punta forte sul talento di Miranchuk e anche se il primo “tempo” giocato al Dall’Ara non ha convinto c’è poco da storcere il naso: Gasperini senza dubbio lo riproporrà e sarà tutta sulle spalle del ragazzo la responsabilità di farsi trovare pronto. Dettaglio per nulla secondario: durante l’isolamento per il Coronavius, Miranchuk ha dovuto anche affrontare la terribile perdita del padre Andrei. La prima parte della stagione dell’ex Lokomotiv Mosca è stata comunque interessante, nonostante i pochi spezzoni in cui è stato scelto Miranchuk ha segnato il gol del 4-0 sul campo del Midtjylland con una bellissima conclusione dal limite con il sinistro che si è spenta sotto l’incrocio dei pali e poi ha siglato l’1-1 interno contro l’Inter beffando Handanovic con un rasoterra sul palo lontano.

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