« U n sogno per l'Atalanta? Ne ho tanti. Quando parlo con papà Antonio è come se lo facessi con tutti i tifosi. Sento grande responsabilità, speriamo di continuare a fare bene. È una società che rappresenta la città, il legame con la nostra terra viene prima di tutto. Ed è qualcosa di emozionante. Che ti prende il cuore». Luca Percassi, amministratore delegato dell'Atalanta, non stacca mai. Da mattina a sera, in ufficio o sul campo e con il telefono in tasca, è focalizzato sulla Dea. L'avvio di stagione è da applausi, sabato arriva l'Inter e la voglia di continuare a stupire è forte. Fortissima.
Facciamo i conti: 19 punti in 10 partite di A.
«Per quanto mostrato in queste prime partite, penso che siano giusti. Ce li siamo conquistati».
Che Atalanta ha visto finora?
«Ci sono state tante conferme. Da chi era già qui e dai nuovi acquisti. L’anima dell’Atalanta è sempre molto forte, e possiamo crescere ancora».
In estate avete fatto un grande mercato.
«Devo dire grazie alla proprietà, ad Antonio Percassi e Steven Pagliuca, per la disponibilità sul mercato. I numeri parlano: investimenti senza precedenti che sono anche i più grandi della storia dell’Atalanta».
Perché questa svolta?
«Perché per volontà e per opportunità di mercato potevamo farlo, l’obiettivo è sempre provare a rinforzarci. L’ambizione è continuare a essere competitivi, sempre nel rispetto della nostra dimensione e identità. Verso la nostra tifoseria sentiamo grande senso di responsabilità, l’Atalanta è Bergamo e ce ne accorgiamo ogni giorno. Parola d'ordine? Lavoro, lavoro e ancora lavoro».