Gian Piero Gasperini è stato il grande protagonista dell'ultima domenica di Serie A, con la sorprendente vittoria per 3-0 dell'Atalanta sul campo del Napoli. Un successo mai in discussione, firmato dalla doppietta di Lookman e dal gol di Retegui, su cui l'allenatore nerazzurro è tornato oggi ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 parlando anche delle possibilità scudetto della sua squadra.
Atalanta, Gasperini: "Scudetto? Non ci siamo mai nascosti"
Grazie al successo sul campo del Napoli, l'Atalanta si è portata a soli tre punti dalla vetta della classifica occupata proprio dalla squadra di Antonio Conte. Gasperini ha quindi voluto dire la sua sulla lotta scudetto: "L'Atalanta non si è mai nascosta, ha sempre cercato di giocare gara per gara per vedere dove può arrivare. C'è una parte alta di classifica dove tutte sono ravvicinate, possono sognare tutte. Poi, se posso dire la mia, l'Inter ha delle possibilità in più, ma è giusto che noi, Fiorentina e Lazio possiamo essere felici".
Poi la riflessione su Retegui: "I meriti sono del ragazzo. Non è che posso dare qualche cosa in più. Posso cercare di aiutarli a esprimere quelle che sono già le loro qualità. Noi possiamo avere delle idee, ma poi sono decisive le risposte dei ragazzi. La risposta di Mateo è stata eccezionale, la capacità di applicare sul campo quello che noi crediamo e pensiamo è tutto merito suo. La scelta di lasciarlo in panchina col Napoli? Ci siamo espressi bene, una delle migliori partite di questo periodo. Siamo stati bravi sotto tutti gli aspetti: tatticamente, tecnicamente, soprattutto abbiamo difeso nel modo migliore e a inizio stagione abbiamo avuto qualche problema sotto questo punto di vista. A parte i tifosi del Napoli, ieri tutti tifavano per noi, abbiamo fatto felici un po' tutti".
Atalanta, Gasperini: "Le coppe aiutano, non sono un problema"
Gasperini ha quindi parlato dell'importanza delle coppe nella crescita dell'Atalanta, pungendo chi pensa invece che siano solo una distrazione dal campionato: "Che le coppe ci abbiano aiutato è indubbio. C'è chi pensa possano essere di impedimento, ma per noi sono eccezionali. Magari paghi qualche infortunio, però la Champions o l'Europa League ti arricchiscono dal punto di vista tecnico e atletico. Sicuramente si stanno aggiungendo troppe partite, di cui alcune non sempre piacevoli. Il rischio delle tante partite sono gli infortuni, che avvengono spesso in partita e quasi mai in allenamento. Sulla questione del riposo, noi abbiamo avuto un'esperienza molto positiva l'anno scorso, in cui da febbraio a giugno abbiamo giocato sempre tre partite a settimana, utilizzando 15-16 giocatori. Si può giocare anche tre volte a settimana".
Sulla nuova formula Champions: "C'è la particolarità di questa classifica globale, faccio ancora fatica a capire se sia la soluzione giusta. Il calendario è molto diverso. La vedo come una prova questa nuova formula: non c'è la stessa adrenalina degli scontri diretti, ma alla fine di questa prima fase si potranno trarre delle conclusioni. Sicuramente ci sarà un po' di incertezza e anche un po' di confusione".