
Terza in classifica, nei playoff di Champions League dove affronterà il Bruges ,nei quarti di Copa Italia l'Atalanta affronta il Bologna che è in stato di grazia. Gasperini, invece, è in stato d'emergenza e vive il momento più duro dall'inizio della stagione. Gli indisponibili sono sei: Carnesecchi, Kolasinac, Lookman, Kossounou, Scalvini e Scamacca. Gli ultimi due sono stati bersagliati dalla sfortuna in maniera impressionante: la ricaduta dell'infortunio alla spalla, accusata a Barcellona dove l'azzurro stava giocando molto bene, comporterà un altro lungo stop.
Per Scamacca, sarà decisivo il responso del professor Cugat, ma davvero la jella si è accanita contro il cannoniere dell'ultima stagione atalantina (19 gol, fra campionato e coppe), rientrato contro il Toro dopo 181 giorni di assenza e, di nuovo, bruscamente costretto a fermarsi.
I rinforzi
In soccorso alla Dea, ancora una volta la società ha brillato per la rapidità d'intervento, come accade in estate quando proprio Scamacca si ruppe i legamenti crociati e in meno di 72 ore, Luca Percassi e Tony D'Amico, dal Genoa presero Retegui, oggi capocannoniere del campionato (16 gol, ai quali aggiungere i 3 realizzati in Champions League). Stavolta, prima hanno chiuso l'operazione Maldini e poi hanno soffiato Posch all'Hoffenheim sul filo di lana.
Mai come in questo momento, la partita di Coppa Italia misurerà la forza di reazione del gruppo di Gasperini, confortato dalla qualità della prestazione fornita contro il Toro, nonostante il pareggio finale, ottenuto comunque a tre giorni dallo splendido pareggio firmato in casa del Barcellona. La rincorsa della Dea al trofeo tricolore dura da 63 anni e le tre finali perse nell'arco delle cinque edizioni precedenti l'attuale, sono un ulteriore stimolo per cercare di infrangere il tabù. Pur sapendo che il Bologna sarà un osso duro. Durissimo.