Serie A, Donadoni: «Non ho una favorita tra Juventus e Napoli»

Il tecnico del Bologna: «Sarà un finale di stagione entusiasmante. Peccato che non ci sia qualche altra squadra per dare filo da torcere a queste due...»

BOLOGNA - "Non ho una favorita in particolare, sono due belle realtà, giocano un calcio diverso, hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo e giocarsela. Sarà un finale di stagione entusiasmante. Peccato che non ci sia qualche altra squadra per dare filo da torcere a queste due". Lo dice Donadoni, tecnico del Bologna, mettendo il focus sulla lotta scudetto tra Juventus e Napoli. L'ex Parma ha fermato al Dall'Ara i bianconeri sullo 0 0-0 e ha vinto contro l'undici di Sarri. Il Bologna ha un futuro da big? "Le premesse sono positive, buone, non disdegno una possibilità di allenare un grande Bologna in futuro - dice a Radio anch'io lo sport -  Con il presidente si parla e si ha un'idea di quelli che possono essere i discorsi futuri. La società è passata attraverso delle difficoltà, con Saputo sta tornando ad avere delle idee chiare. Questo dà delle garanzie. Ci deve essere una crescita graduale, senza stravolgere nulla".  

FOTO: IL BOLOGNA FERMA LA JUVE

SULL'EUROPA LEAGUE - "Pensiamo alla salvezza, poi strada facendo vedremo che cosa arriverà e che cosa siamo capaci di fare: Consideriamo ogni partita come una tappa importante, cercando di prendere i tre punti, e poi vediamo alla fine cosà ci dirà la classifica".

SU TOTTI - Donadoni commenta anche il caos romano, con le frizioni tra Totti e Spalletti: "Un atleta come Totti deve avere una considerazione diversa, non può essere trattato come tutti gli altri. E' chiaro però che ci sono cose imprescindibili, con buon senso una soluzione si troverà. Non ho sentito che cosa ha detto Totti, ma queste situazioni sono molto delicate, si ha a che fare con una grande club e un grandissimo giocatore, e spesso si fanno considerazioni da esterni, senza vivere la realtà. E' difficile accettare il declino, successe pure a me ma quando si arriva a 39 anni si ha un metro di valutazione diverso da quando se ne hanno 25 o 26. Con grande lucidità Totti deve fare le sue valutazioni, capire se ha gli stimoli giusti, e non è solo quello. Lui è abituato a essere sempre un grande protagonista, ma gli ultimi tempi parlano in modo diverso. Lui può fare qualcosa in ogni direzione e ha la lucidità per decidere che cosa fare".

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