Bologna, salvezza firmata Mihajlovic: «Meritata, ci credevano in pochi»

Il tecnico serbo: «Se mi sento pronto per la Juve? Io sono nato pronto, ma gli ultimi contatti con i bianconeri risalgono a cinque anni fa. Complimenti ai ragazzi, un gruppo meraviglioso fatto di uomini prima che di calciatori. Ora l'obiettivo è il decimo posto»
Bologna, salvezza firmata Mihajlovic: «Meritata, ci credevano in pochi»© Getty Images

ROMA - "Erano in pochi a credere in questa salvezza, ma io ero tra quelli". Così Sinisa Mihajlovic dopo il pareggio dell'Olimpico, 3-3 con la Lazio, che sancito una salvezza che a gennaio sembrava un miraggio. "Nella squadra vedevo delle qualità e delle caratteristiche giuste - ammette il tecnico del Bologna ai microfoni di Sky Sport -, poi più passava il tempo più me ne sono convinto. Da quando sono arrivato abbiamo fatto un mezzo miracolo. Bravissimi i ragazzi, un gruppo meraviglioso fatto prima da uomini poi da calciatori. E' una salvezza meritata, sono molto contento. Su cosa ho lavorato di più? Sulla testa, che è la cosa più importante. Ho fatto capire ai ragazzi quello che volevo da loro per fare un certo tipo di calcio. Ci voleva coraggio e voglia di divertirsi senza pensare agli avversari. C'è stata qualche difficoltà dal punto di vista atletico, ma abbiamo aumentato l'intensità degli allenamenti e dopo qualche settimana hanno assimilato i dettami e si è iniziato ad andare per la nostra strada. Tutti hanno dato il massimo, anche chi ha giocato meno. Destro? Ha avuto sfortuna, ogni volta che si è ripresp si è infortunato. Se lui sta bene per me è un giocatore importante, ha una gran media gol, ma gli dico sempre che deve abituarsi ad allenarsi al massimo, il suo è un problema mentale: a volte prende delle pause e questo non va bene, gliel'ho già detto". Sui cori ricevuti da entrambe le curve: "Sicuramente mi fa piacere l'affetto dei miei tifosi di oggi, e anche di quello della Lazio, non è una cosa di tutti i giorni e vado orgoglioso di questo, si vede che a Roma ho lasciato un buon ricordo. Futuro? Ci godiamo la salvezza e se dovessimo vincere sabato potremmo arrivare decimi: sarebbe un capolavoro. Anche se mi rendo conto che abbiamo speso molto sia a livello di testa che fisico, ma le motivazioni ci sono. Una cosa è salvarsi da quindicesimo, un'altra da decimo. Ora è questo il nostro obiettivo. Panchina della Juventus? Ci sono stati dei contatti, ma cinque anni fa. Se sono cambiato rispetto ad allora? Certo, dobbiamo sempre cambiare e provare a migliorare. Se mi sento pronto? Io sono nato pronto - conclude Mihajlovic -".

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