Bologna, De Leo: "Con la Lazio vietato essere passivi"

Il collaboratore di Mihajlovic: "Dobbiamo essere consapevoli che ci saranno momenti di difficoltà, in cui dovremo essere resilienti, ma d'altra parte ci saranno momenti da affrontare con coraggio e leggerezza"
Bologna, De Leo: "Con la Lazio vietato essere passivi"© FOTO SCHICCHI

BOLOGNA - "Contro le squadre forti che approcciano la gara in maniera aperta riusciamo ad esprimerci meglio. Affrontare la Lazio in questo momento di totale fiducia per loro non sarà facile, compito nostro quello di avere un atteggiamento non passivo: per la loro qualità vorrebbe dire consegnarsi nelle loro fauci". Annullata la conferenza stampa programmata per oggi (a seguito dell'allerta Coronavirus) Emilio De Leo, collaboratore di Mihajlovic, ha parlato così ai microfoni del sito ufficiale del Bologna: "Dobbiamo essere consapevoli che ci saranno momenti di difficoltà, in cui dovremo essere resilienti, ma d'altra parte ci saranno momenti da affrontare con coraggio e leggerezza, cercando di ribaltare il fronte: ne abbiamo le qualità. Si affrontano due squadre che riescono ad essere presenti con la testa fino alla partita, noi riusciamo nel finale a crederci sempre per riacciuffare il risultato, loro hanno grande intensità di attenzione e concentrazione e quindi sarà una partita interessante anche per questo".

I rientri

"Con i rientri di giocatori che ci erano mancati stiamo riprendendo il nostro assetto consueto. Ci aiuteranno consentendoci una gestione all'interno della gara con la Lazio dei diversi momenti. Secondo me queste assenze sono servite per responsabilizzare giocatori che avevano giocato meno o giovani che hanno esordito e che si sono mostrati immediatamente dentro al nostro assetto tattico. Come abbiamo sottolineato sono state delle opportunità e adesso con un gruppo più folto ci sentiamo ancora più sereni. Soriano? Sta bene, dovrà prendere più ritmo ma ha lavorato bene nel corso della settimana".

Migliorare sempre

"Dobbiamo continuare, abbiamo acquisito una certa consapevolezza del nostro valore. Il cambio culturale è stato quello di non rammaricarci delle assenze o di quanto lasciato per strada, ma cercare di continuare a crescere o migliorare. E ognuno si trova accanto un giocatore maturato tecnicamente e umanamente, così ognuno si sente più forte. La crescita è anche consapevolezza di potercela giocare con le più forti. Penso che il messaggio emerso nelle ultime due gare in cui forse abbiamo lasciato punti per strada è stata proprio la volontà di crescere per le partite successive e recuperare nelle prossime gare i punti lasciati per strada, siamo ottimisti".

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