Bologna, Arnautovic ringrazia: "Emozioni grandi al saluto dei tifosi"

Il centravanti: "Mihajlovic mi ha dato ottime sensazioni. Credo che sarò a disposizione in Coppa Italia contro il Pordenone"
Bologna, Arnautovic ringrazia: "Emozioni grandi al saluto dei tifosi"© FOTO SCHICCHI

BOLOGNA - Marko Arnautovic, dopo essere arrivato agli ottavi degli Europei con la sua Austria, si è ufficialmente presentato al Bologna, squadra che lo ha cercato per molti mesi e che lo ha, finalmente, potuto tesserare. Nella conferenza stampa, dopo una breve introduzione da parte dell'amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci, il centravanti ha risposto alle domande dei giornalisti iniziando a parlare di quanto sia durata la trattativa e di quella che pensa del club, delle emozioni avvertite all'arrivo in città (accolto da un bagno di folla) e degli obiettivi che la sua presenza può comportare: "Inizio ringraziando il club, a partire da Fenucci e Sabatini, perchè sono stati i primi a credere in questo trasferimento: abbiamo iniziato 6 mesi fa a sentirci  e posso dire che i rossoblù mi hanno fatto tornare la voglia di giocare, anche perchè pure Mihajlovic mi ha fatto subito capire di volermi davvero qui, e la cosa mi ha reso molto contento. Il Saluto dei tifosi? E' stato un momento speciale sia per me che per mia moglie e ce lo porteremo dentro tutta la vita, dato che non mi era mai accaduta una cosa simile: ho sentito che era giusto fermarmi a salutarli e ringraziarli davanti all'hotel; sono tornato in Europa per migliorare la sqaudra e farla andare oltre lo scorso anno. Sicuramente saprò gestire la pressione della piazza, ma dipenderà da tutti e non solo da me l'arrivo ai risultati: non si può dire ora se siamo da Europa o meno ma lavorando potremo provare a ottenere degli obiettivi. Ho visto varie gare del Bologna malgrado il fuso orario e controllavo sempre sia risultati che highlights: mi piace sia l'approccio che il gioco, ma ora dobbiamo guardare al futuro".

"Sono cresciuto molto da quando ero all'Inter"

Arnautovic, successivamente, è passato a parlare dell'impressione fattagli da Mihajlovic, di quanto lui stesso si senta cambiato rispetto a quando giocava nell'Inter più di 10 anni prima, del confronto fra le esperienze in Italia, in Germania e in Inghilterra oltre a parlare dei suoi interessi: "Ho iniziato a parlare con Mihajlovic 6 mesi fa, nel momento che il campionato cinese era fermo per il Covid-19 ma ho reputato giusto far tenere i contatti a mio fratello per rispetto del mio club in quel momento e poi ci siamo risentiti durante gli Europei: mi ha dato delle ottime sensazioni. Ero molto giovane quando venni in Italia: ero al mio primo contratto importante e non mi sono concentrato molto sul mio lavoro, sbagliando; ora ho avuto la mia crescita, sia calcistica che umana e voglio migliorarmi sempre di più. In Germania ho commesso lo stesso errore che feci a Milano: non mi concentrai quanto potevo, cosa che, invece, ho fatto in Inghilterra, sapendo fare sia il centravanti che l'ala ma ora non è il momento di fare proclami, voglio solo concentrarmi sul campo. Ho pochi interessi e la mia passione è rappresentata da mia moglie e i miei figli: stiamo cercando casa qui a Bologna".

"Non ho nulla contro i tifosi italiani"

Infine, il centravanti austriaco si è soffermato su quando potrà essere a disposizione di Mihajlovic, delle vissute a Italia-Austria (dopo il gol annullatogli dal Var per fuorigioco) e in finale (davanti alla tv) prima di concludere nominando i giocatori che reputa più forti e con cui si dovrà misurare in campionato: "Penso di essere a disposizione per domenica, contro il Pordenone, ma non penso che ci sarò contro il Liverpool, dato che ho fatto solo un allenamento e devo arrivare a livello dei miei compagni proprio in vista della Coppa Italia. Italia-Austria? Sul gol annullato e l'esultanza voglio dire che non ho nulla contro i tifosi italiani ma solo con una parte dello stadio che mi stava urlando contro per tutta la gara: in finale ho tifato azzurro e davanti alla tv sono stato ripreso da mia moglie mentre esulto al rigore decisivo...ci fu anche un bel siparietto con Immobile che mi disse 'Eri in fuorigioco Marko'. Gli attaccanti più forti del campionato italiano? Penso siano Cristiano Ronaldo, Lukaku, Ibrahimovic e Immobile: auguro buona fortuna a tutti ma a me interessa solo il Bologna".

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