Bologna, Mihajlovic: "Con l'Empoli vogliamo rifarci per la sconfitta dell'andata"

Il tecnico: "Quel risultato fu l'inizio della svolta per noi: dobbiamo riprendere il nostro viaggio verso la parte sinistra della classifica"
Bologna, Mihajlovic: "Con l'Empoli vogliamo rifarci per la sconfitta dell'andata"© www.imagephotoagency.it

BOLOGNA - Riparte dalla sfida con l'Empoli la rincorsa del Bologna alla parte sinistra della classifica. Per i rossoblù di Mihajlovic, parzialmente rivoluzionati dal mercato invernale, sarà l'occasione giusta per dare una svolta all'ultimo negativo periodo: "Orsolini - esordisce il tecnico sul tema mercato - mi ha avvisato di stare attento a quello che dirò. Non possiamo forzare i cambi di stagione, pensare che una mela verde abbia lo stesso sapore di una mela matura. Serve attendere la maturazione di ogni cosa in tutto, anche nel calcio. Schouten, Svanberg, Hickey, Theate non sono neanche lontani parenti dei giocatori che erano quando sono arrivati qui. Io so bene quanto tempo ci vuole per adattarsi: quando arrivai a Roma dalla Stella Rossa mi ci volle più di un anno per abituarmi al campionato italiano. Tutti i giocatori che vengono, specialmente se da campionato minori, hanno un loro tempo di maturazione. In squadra abbiamo 19 nazionalità diverse, mi devo assicurare che quello che dico venga recepito. Abbiamo preso due giocatori stranieri e perso Dominguez per l'operazione, mentre è partito Skov Olsen che non voleva più restare. Ora tutto dipende da quanto tempo ci mettono questi ragazzi ad ambientarsi, ma nonostante questo l'obiettivo rimane la parte sinistra della classifica. Se ce la faremo saremo stati bravi, ma lo saremo ugualmente anche se non raggiungeremo l'obiettivo prefissato perché comunque avremo fatto crescere dei giovani. Ci mancano 16 partite e il nostro viaggio deve ripartire da domani. Questo campionato sembra avere un destino segnato: l’andata con l'Empoli è stata la partita della svolta e domani li ritroviamo dopo aver perso tre partite di fila. Domani dobbiamo giocare per riscattare la sconfitta dell'andata e per riprendere il nostro viaggio. Nessuno di noi mollerà, siamo tutti convinti di poter arrivare al nostro difficile come sempre, senza cercare alibi. Sul mercato la società ha fatto quello che ha potuto".

"Dijks non si è comportato come mi aspettavo"

I nuovi dovranno ambientarsi, certo, ma anche qualche giocatore più esperto deve cambiare registro: "Dijks è qui da quattro anni - sottolinea Mihajlovic - e non si è comportato come mi aspettavo. Ora deve riconquistare la mia fiducia e quella dei compagni, poi dipenderà da lui quanto e come giocherà da qui a fine campionato. Aebischer? Gioca nella nazionale svizzera, ha calcato per diversi anni i palcoscenici della Champions League: dunque è un giocatore di qualità, però ci vuole tempo per adattarsi. L'ho visto poco, ma mi fido della società. Si tratta certamente di un giocatore importante, così come Kasius che è un giovane di prospettiva. Sono due ragazzi di talento che ci possono dare una mano, ma dobbiamo vedere quanto tempo passerà per arrivare al momento in cui saranno pronti per darci una mano. Purtroppo la necessità mi imporrà di buttarli dentro prima di quanto avevo previsto. Dipenderà tutto anche dalla loro intelligenza, io gli ho già dovuto spiegare tutto proprio per le necessità che abbiamo. Schouten sta bene, ma dobbiamo gestirlo con intelligenza. Lui si conosce e quindi sa quando deve rallentare. Speriamo di recuperarlo presto al meglio: nelle ultime due settimane si è allenato bene e gradualmente troverà la condizione migliore".

"Un 3-4-3 con Orsolini, Arnautovic e Barrow? Perché no..."

Mihajlovic sembra tentato da una nuova soluzione tattica: "Con Orsolini, Arnautovic e Barrow si può disegnare un bel 3-4-3. E in quel caso i difensori avversari avranno dei bei problemi. Ci sto pensando - ammette il tecnico - ma prima di arrivarci devo avere un po' di certezze in più. Si può fare sempre meglio, ma che ci sono stati tanti fattori che hanno influenzato le ultime partite. In settimana ci siamo allenati bene, è tornata fiducia e siamo pronti per ripartire. Arnautovic sta bene, si è allenato nel modo giusto ma ora mi aspetto che si comporti sempre più da leader, che dia l'esempio ai compagni e li sproni a fare meglio".

"Skov Olsen non ha dimostrato tutto il suo carattere: colpa mia"

I giovani sono l'ultimo tema discusso da Mihajlovic: "Skov Olsen - ammette il tecnico serbo - è anche una mia sconfitta, perché non sono riuscito a far uscire il suo carattere. Può sicuramente diventare forte, ma deve migliorare qualcosa caratterialmente. Io, purtroppo, non sono riuscito a trovare la medicina giusta per lui. Rojas è arrivato per giocare in Primavera , l'ho visto poco per ora. Io i giovani li ho sempre fatti giocare, serve coraggio per farlo. Pensando ai settori giovanili italiani, ricordo gli allenamenti dei miei figli. Gli allenatori pensano da subito ad allenare la tattica, poi arrivano in prima squadra e non sanno neanche stoppare la palla. E soprattutto tanti in Italia allenano i giovani sperando di arrivare nelle categorie superiori. Da non sottovalutare il fattore genitori: il calcio è importante, come lo sport in generale, perché insegna cosa vuol dire vincere e cosa vuol dire pendere, ti toglie dalla strada. Ma questo a prescindere dal fatto che un giorno uno possa guadagnare da vivere con il calcio. Invece spesso capita che i genitori inducano i figli ad abbandonare la scuola pensando che possano diventare dei campioni. Ma lo sport non è questo. Si tratta della passione che ti trascina a fare tutto, a prescindere dell'obiettivo. Tra i giovani giovani di oggi penso che ci sia meno passione e troppa voglia di raggiungere un obiettivo grande, già da subito".

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