Thiago Motta al top: il Bologna è il suo Psg e la sua Inter. E il futuro...

La qualificazione in Youth League a Parigi, il Genoa, la salvezza con lo Spezia e la consacrazione in rossoblu: ora le voci di mercato si rincorrono
Thiago Motta al top: il Bologna è il suo Psg e la sua Inter. E il futuro...© LAPRESSE

Una carriera da calciatore che lo ha consacrato a centrocampista unico, per quantità, qualità ed equilibrio che è sempre riuscito a garantire in tutte le sue esperienze. Un percorso da allenatore che, invece, è da poco iniziato ma che sembra promette più che bene. Per Thiago Motta uno sguardo all'avvenire, l'altro al passato, destini che sembrano potersi incrociare nuovamente: il presente al Bologna, il futuro, forse, dove è già stato bene da giocatore.

Thiago Motta e gli inizi da allenatore

Appesi gli scarpini al chiodo, Thiago Motta ha scelto praticamente subito di voler intraprendere la carriera da tecnico. A giugno 2018 scade il suo contratto da calciatore col PSG, nemmeno un mese dopo è già sulla panchina dell'Under 19 parigina. Le sue idee sono chiare fin da subito: impostazione da dietro, calcio votato all'attacco, sfera che deve correre, movimenti senza palla e pressing alto. La prima stagione da trainer è ottima: la squadra arriva al secondo posto, qualificandosi alla Youth League. Nonostante questo, Motta decide di lasciare Parigi. Nell'ottobre del 2019 l'esperienza in prima squadra e in Serie A, al Genoa, uno dei club dove da calciatore ha mostrato il meglio di sé, seppure solo per un anno. Ma le cose da allenatore non vanno altrettanto bene: dopo 10 partite e sole 2 vittorie ottenute (di cui una in Coppa Italia) e l'ultimo posto in classifica, a fine dicembre viene esonerato. Nel 2020 l'abilitazione come allenatore professionista di Prima categoria - Uefa Pro, nel 2021 la seconda esperienza da tecnico in Italia, allo Spezia. Con i bianconeri resta per l'intera stagione, ottenendo la salvezza alla penultima giornata di campionato e annoverando vittorie di prestigio come quelle con Milan e Napoli. Nonostante la permanenza in massima serie, le parti trovano l'accordo per la risoluzione del contratto.

Un futuro tutto da scrivere

Dopo l'esperienza positiva con lo Spezia, arriva la vera e propria consacrazione al Bologna. Arriva in rossoblu a stagione in corso, il 12 settembre 2022, subentrando a Sinisa Mihajlovic. L'inizio non è dei migliori, con 3 sconfitte e 1 pareggio, ma di lì in poi la stagione andrà in discesa. Bel gioco e risultati sono abbinati, con la squadra che raggiunge il settimo posto in classifica a 35 punti dopo 24 giornate di campionato. L'apoteosi della stagione, almeno per ora, nella sfida del Dall'Ara contro l'Inter, contro la squadra con cui da calciatore ha vinto tutto: il Bologna si impone grazie ad Orsolini ma dominando per l'intero arco del match. Il focus resta sulla stagione in corso, ma le voci sul futuro di Thiago Motta si rincorrono, e potrebbero legarsi col suo passato. Chissà che il suo destino non possa intrecciarsi nuovamente con quello nerazzurro, voce di cui ha parlato anche il suo procuratore Canovi. Ma il suo percorso potrebbe ritrovarsi anche con il PSG, squadra con cui ha chiuso la carriera da calciatore e iniziato quella da allenatore. E di questa voce è stato chiesto allo stesso tecnico dopo il successo contro l'Inter, una domanda a cui è arrivata in realtà una non risposta. Perché il presente resta la sua priorità, e il presente dice Bologna. Il futuro, invece, ancora tutto da scrivere ma che potrebbe guardare al passato. Solo il tempo potrà dire dove proseguirà la carriera di Thiago Motta, il predestinato: vincente da calciatore, con la mentalità vincente da allenatore.

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