Chiamatelo Re Mida. Ogni club che lo ingaggia svolta, passando dal rango di provinciale a formazione da Champions League. E non c’è 2 senza 3. Dopo aver pilotato nella massima competizione europea Chievo (nel 2006) e Atalanta (3 volte di fila dal 2019 al 2021) Giovanni Sartori ora ci riprova col Bologna. Sarebbe l’ennesima impresa clamorosa di una carriera da dirigente illuminato e vincente, pur senza aver mai lavorato per una big. Il tutto coniugando costi contenuti e risultati brillanti. Per la gioia dei tanti presidenti che hanno realizzando plusvalenze in serie grazie alle sue intuizioni di mercato.
Una carriera iniziata nel 1991 dopo il biennio da vice di Gianni Bui. La panchina non faceva per lui, meglio occuparsi della campagna acquisti. A credere per primo nell’ex attaccante del Milan della Stella è Luigi Campedelli, che gli affida la gestione del Chievo. È l’inizio di una cavalcata straordinaria che vedrà i gialloblù volare dalla Serie C ai preliminari di Champions. Annate da favola, nella quali Sartori scova gente del calibro di Barzagli, Perrotta, Legrottaglie, Corradi e Amauri. Tutti rigorosamente venduti a peso d’oro alle big.
Sartori, l'occhio anche per gli allenatori
Anche sugli allenatori ci vede lungo: dal suo Chievo spiccano il volo Malesani e Delneri. Adesso si gode l’intuizione Thiago Motta. Nel 2014 Giovannino lascia Verona e riparte dall’Atalanta, che trasforma da squadra-ascensore tra la A e la B in ambiziosa realtà del nostro calcio alle spalle delle grandi spesso battute e scavalcate in classifica. A Bergamo sfrutta la prolificità del vivaio (Bastoni, Conti, Caldara, Gagliardini, Kessie) sommandola alle sue pescate internazionali. Ne esce un mix straordinario: Cristante, De Roon, Romero, Malinovskyi, Gosens le operazioni più riuscite che arricchiscono le casse nerazzurre e permettono alla Dea di alzare l’asticella anno dopo anno. Il resto è storia di oggi, con la chiamata di Saputo nell’estate 2022. L’imprenditore canadese gli affida il compito di riportare in alto il Bologna dopo tante stagioni anonime. Missione riuscita: i rossoblù sono in lizza per un posto in Europa a distanza di 25 anni dall’ultima partecipazione. Comunque vada, sarà un trionfo.