Il Bologna si affida a King Kong per dimenticare Joshua Zirkzee. Missione possibile secondo la dirigenza emiliana che a gennaio ha investito ben 10 milioni di euro per accaparrarselo. In patria Santiago Castro era stato soprannominato come il protagonista della celebre pellicola cinematografica per via della sua prestanza fisica. Una punta che - nonostante non sia altissima (179 centimetri) - sa far reparto da solo grazie ai suoi muscoli, che ben si coniugano con la tipica tecnica sudamericana. Vent’anni ancora da compiere: li festeggerà domani al Dall’Ara, provando a regalarsi una notte magica contro lo Shakthar. L’argentino e il club rossoblù, infatti, vivranno insieme una prima volta speciale, visto che sono al debutto in Champions League.
'Santi' mette la freccia per la Champions
Castro però non teme affatto responsabilità e aspettative. Anzi, ormai è abituato a conviverci fin da quando era ragazzino. Tanto che all’età di 16 anni il Velez Sarsfield l’aveva lanciato in Prima Squadra. Con Santi che ci ha messo poco per diventare il leader tecnico del Fortin. Adesso è pronto a prendersi il Bologna come accaduto sabato a Como, quando il suo ingresso in campo ha cambiato il volto della gara. I rossoblù, infatti, stavano perdendo 2-0, ma Castro ha ribaltato tutto con un gol (il primo stagionale) e l’assist per Iling che hanno griffato il pareggio finale. Mica male come impatto. Per questo il tecnico Vincenzo Italiano ora appare intenzionato a dargli fiducia dal primo minuto contro gli ucraini. Una serata che può diventare storica per Castro e tutta la città in caso di vittoria.
L'eredità di Zirkzee
Un’altra rete contribuirebbe poi alla blindatura del posto da titolare per il numero 9, che ha ereditato la maglia più prestigiosa per gli attaccanti proprio da Zirkzee. Un predecessore scomodo da cancellare dal cuore degli sportivi bolognesi, eppure Castro conta di farcela. Anche grazie alle dritte dell’ex compagno: l’olandese, infatti, negli ultimi mesi della scorsa stagione ha fatto un po’ da tutor verso il collega, che era appena sbarcato in Italia. “Ora tocca a te” gli ha detto al momento del passaggio al Manchester United: una cessione che ha spalancato le porte dell’undici titolare a Castro, anche se c’è da battere la concorrenza di Dallinga. Al Sinigaglia Santi ha messo la freccia e piazzato il primo sorpasso, tuttavia Italiano non ha ancora fissato gerarchie definitive nel reparto d’attacco.
Il paragone con Crespo
Il giovane goleador di San Martin a gennaio era corteggiato pure da Benfica, Lione e Brentford, ma ha scelto di sbarcare sotto le Due Torri per imporsi nel calcio europeo. Sognando di replicare in Serie A le prodezze dell’idolo Gabriel Batistuta, anche se per caratteristiche tecniche gli addetti ai lavori lo paragonano a un altro top player albiceleste degli Anni Novanta: quell’Hernan Crespo che dall’Emilia (Parma) prese la rincorsa per diventare uno dei cannonieri più forti al mondo. Castro spera di imitarli. Per la gioia di Mascherano che gli ha affidato le chiavi della Nazionale Under 23 e l’ha già segnalato al ct Campione del Mondo Scaloni in prospettiva futura.