Il dopo Zirkzee si aggrappa al ketchup: Italiano e la teoria che sbloccò Higuain

In conferenza stampa, il tecnico del Bologna ha parlato di una famosa legge che è servita molto anche al Pipita alla Juve
Il dopo Zirkzee si aggrappa al ketchup: Italiano e la teoria che sbloccò Higuain© Getty Images

Ricordate la teoria del Ketchup? Ne aveva parlato Higuain dopo un suo digiuno di gol alla Juventus nel 2017: "Van Nistelrooy, in un periodo in cui non segnavo, mi disse che il gol è come il ketchup. Ed è vero: ci provi, ma non escono. E quando escono, lo fanno tutti insieme. È importantissimo segnare, ma non sempre si riesce. Allora bisogna aiutare la squadra a vincere". E non sono state solo parole gettate al vento, perché il Pipita dopo quattro giornate di astinenza in Serie A, ha ritrovato poi il gol nel derby contro il Torino (doppietta) e non si è più fermato: sei partite consecutive in rete, per un totale di 13 gol in dieci presenze. Ha terminato la stagione a quota 32, considerando tutte le competizioni. E ora la stessa legge, proposta in passato anche a De Ketelaere, è stata citata da Italiano in conferenza stampa.

Dallinga come Higuain? Italiano cita la teoria del Ketchup

"Dallinga sta bene. Abbiamo parlato ieri perché voglio che il suo obiettivo e il suo focus sia quello di fare gol sempre e un ragazzo giovane e di talento come lui non deve mai smettere di essere affamato. Mi ha raccontato un aneddoto con un suo ex allenatore che parlava della teoria del Ketchup secondo cui una volta che uno riesce a fare gol, poi ci si sblocca e arrivano gol a raffica. In alcune situazioni è stato anche sfortunato, come con il Monaco, a Liverpool, o a Roma. Quando ci sono le occasioni significa che comunque il ragazzo sta lavorando bene. Non deve perdere fiducia" - ha spiegato Italiano in conferenza stampa. Poi ha allargato il discorso anche su altre tematiche...

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Lazio-Bologna, la conferenza di Italiano

Italiano ha parlato poi anche della gestione di Ferguson: "Può dare più intelligenza, più palleggio e più inserimenti a fari spenti ma lì possono stazionare anche Urbanski e Fabbian. In questo momento però Odgaard, che è anche un numero 9, ci sta dando molto anche perché ha un grande calcio dalla distanza. Lewis sta bene, sono contento per lui anche perché si è legato ancora per tanti anni a questa maglia (ha rinnovato ndr). Lui stesso si sente fisicamente in grande crescita e vede il ginocchio bene. Abbiamo davanti 7 partite in 21 giorni, quindi avremo bisogno di tutti". Su Castro: "Se ha recuperato? Si, è rientrato ieri. Ha una situazione da gestire che però non è nulla di grave. È in condizione, sta bene e può dare il 100%". Su Karlsson: "Quello che è accaduto a Jesper aiuta a lavorare con più serenità, con il sorriso. Sono felice per tutto quello che ha dato alla squadra, perché il suo gol ci ha regalato i tre punti. Dal giorno dopo la soddisfazione gli si leggeva nella mimica facciale e nella postura del corpo. È importante trovare continuità e ora lo vedo davvero molto bene. Dobbiamo cercare di avere un Karlsson diverso da quello dei primi mesi e se è in questa condizione è molto positivo per noi".

L'infortunio di Ndoye e un retroscena con Baroni

Poi Italiano ha parlato anche dell'infortunio di Ndoye, che si è fatto male sbattendo contro il palo contro la Roma: "Non ha potuto lavorare con la squadra per questa brutta contusione alla tibia. A breve rientrerà in gruppo e dovrà poi accelerare il suo lavoro. Mi dispiace per lui ma anche per la squadra perché in questi momenti con tante partite vicine abbiamo bisogno di tutti". Infine un aneddoto su Baroni, suo prossimo avversario: "Io e lui siamo anche stati compagni a Verona e io ricordo che andavo in camera sua durante i ritiri e mi facevo raccontare gli aneddoti su Maradona. Ogni volta che ci incontriamo è un grandissimo piacere e ci salutiamo sempre con grande affetto".

 

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Ricordate la teoria del Ketchup? Ne aveva parlato Higuain dopo un suo digiuno di gol alla Juventus nel 2017: "Van Nistelrooy, in un periodo in cui non segnavo, mi disse che il gol è come il ketchup. Ed è vero: ci provi, ma non escono. E quando escono, lo fanno tutti insieme. È importantissimo segnare, ma non sempre si riesce. Allora bisogna aiutare la squadra a vincere". E non sono state solo parole gettate al vento, perché il Pipita dopo quattro giornate di astinenza in Serie A, ha ritrovato poi il gol nel derby contro il Torino (doppietta) e non si è più fermato: sei partite consecutive in rete, per un totale di 13 gol in dieci presenze. Ha terminato la stagione a quota 32, considerando tutte le competizioni. E ora la stessa legge, proposta in passato anche a De Ketelaere, è stata citata da Italiano in conferenza stampa.

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"Dallinga sta bene. Abbiamo parlato ieri perché voglio che il suo obiettivo e il suo focus sia quello di fare gol sempre e un ragazzo giovane e di talento come lui non deve mai smettere di essere affamato. Mi ha raccontato un aneddoto con un suo ex allenatore che parlava della teoria del Ketchup secondo cui una volta che uno riesce a fare gol, poi ci si sblocca e arrivano gol a raffica. In alcune situazioni è stato anche sfortunato, come con il Monaco, a Liverpool, o a Roma. Quando ci sono le occasioni significa che comunque il ragazzo sta lavorando bene. Non deve perdere fiducia" - ha spiegato Italiano in conferenza stampa. Poi ha allargato il discorso anche su altre tematiche...

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