Bologna Sartori...ale tra colpi e plusvalenze: Castro, Ndoye e non solo

Il Re Mida del calcio italiano, sottovalutato dalle big, sta facendo le fortune rossoblù: tra gli acquisti più che indovinati anche Odgaard, Ferguson e Miranda. Ma la boutique non fa saldi...
Bologna Sartori...ale tra colpi e plusvalenze: Castro, Ndoye e non solo© LAPRESSE

Chiamatelo pure il Re Mida del calcio italiano. Tutti i calciatori che tocca e soprattutto prende diventano oro per le casse dei club per cui lavora. Dopo essere stato il deus ex machina della favola Chievo e aver architettato il progetto di un’Atalanta diventata da provinciale a grande realtà d’Europa, Giovanni Sartori sta scrivendo un’altra pagina di storia del nostro calcio. A Bologna, infatti, dal suo arrivo hanno abbandonato la zona comfort della colonna di destra della classifica per volare dritti in Champions League. Se quello della scorsa stagione era stato un autentico capolavoro per molti non replicabile, il fatto che quest’anno stia andando ancora meglio rappresenta la certificazione della bravura dell’esperto dirigente lodigiano. Uno che per imprese e risultati centrati in carriera avrebbe meritato maggior considerazione da parte dei grandi club. Meglio così per la formazione rossoblù. Nella città delle Due Torri si godono le intuizioni vincenti di Sartori sul mercato. L’unico direttore di Serie A a non usare WhatsApp.

Giovanni Sartori: il Re Mida del calcio italiano fa grande il Bologna

Se a livello tecnologico Sartori può ancora migliorare, appare difficilmente eguagliabile il suo fiuto per gli affari. Il valore della rosa bolognese, anche grazie all’eccellente lavoro di Vincenzo Italiano sul campo, è cresciuto negli ultimi mesi in maniera esponenziale. Su tutti spiccano i colpi del gennaio 2024: Santiago Castro e Jens Odgaard che con Motta scaldavano la panchina; mentre ora sono assoluti protagonisti. Il centravanti argentino era stato pagato 12 milioni e ora ne vale già 40; mentre il talento olandese (reinventato trequartista da Italiano) ha visto schizzare la sua quotazione dai 4,2 milioni pagati all’AZ Alkmaar a 25. Stessa parabola riguardante il connazionale Sam Beukema, prelevato nell’estate del 2023 per 8 milioni; mentre adesso ne servono circa 30 per strapparlo alla società del presidente Joey Saputo. Per tutti loro le richieste di mercato non mancano e alcune sono state rispedite al mittente già nello scorso gennaio.

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Bologna, rivoluzione con Sartori

Tra coloro che fanno gola in giro per l’Europa c’è, sicuramente, l’esterno d’attacco Dan Ndoye. Il gioiello svizzero era stato richiesto dal Napoli nell’ultima finestra invernale; mentre in estate avevano bussato alla porta di Sartori Inter e Manchester United. A tutti è stata risposta la medesima cosa: “È incedibile”. Tanto che il suo valore è lievitato dai 10 milioni sborsati nell’agosto del 2023 per ingaggiarlo dal Basilea agli attuali 35. Pure la campagna acquisti dell’ultima estate entra nel novero di quelle da ricordare. In particolare per la scommessa vinta Juan Miranda. Il terzino sinistro classe 2000 è stato portato a Casteldebole a parametro zero e in questo momento non è detto che bastino 15 milioni per strapparlo agli emiliani. Chapeau. Gli applausi per Sartori valgono doppio; poiché il dt rossoblù ha puntato con decisione sull’ex Betis dopo che il Milan l’aveva bocciato. Incedibile ma vero. Il laterale mancino era stato bloccato dai rossoneri, che però al momento di chiudere e passare alle cose formali si sono tirati indietro. Un’occasione troppo ghiotta da sprecare e Sartori ne ha approfittato. Per la gioia degli attaccanti della squadra di Italiano che hanno già beneficiato di ben 6 assist da parte della medaglia d’oro con la nazionale spagnola alle ultime Olimpiadi. Insomma, potenzialmente il Bologna può fare il pieno di plusvalenze ma non è questo il piano di Saputo. Anzi il patron canadese punta a consolidarsi in alto, replicando il cammino fatto nell’ultimo lustro dall’Atalanta. In tal senso chi meglio di Sartori sa come si fa. E sotto le Due Torri non hanno perso tempo, blindando il Responsabile dell’Area Tecnica col rinnovo fino al 2027. Questo Bologna che veleggia verso la qualificazione-bis in Champions e sogna di alzare al cielo la Coppa Italia (finale ipotecata dopo il 3-0 nella semifinale d’andata contro l’Empoli) porta la firma indelebile di Sartori. Skorupski (ieri ufficializzato il rinnovo fino al 2026, ma fuori tre settimane così come Ferguson: entrambi si sono infortunati contro il Napoli), De Silvestri e Orsolini, infatti, sono gli unici elementi non acquistati nel triennio targato Sartori. Anche se il numero 7 rossoblù era stato portato all’Atalanta proprio dall’attuale dt bolognese. Tradotto: a non credere in lui a Bergamo era stato qualcun altro (Gasperini).

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Chiamatelo pure il Re Mida del calcio italiano. Tutti i calciatori che tocca e soprattutto prende diventano oro per le casse dei club per cui lavora. Dopo essere stato il deus ex machina della favola Chievo e aver architettato il progetto di un’Atalanta diventata da provinciale a grande realtà d’Europa, Giovanni Sartori sta scrivendo un’altra pagina di storia del nostro calcio. A Bologna, infatti, dal suo arrivo hanno abbandonato la zona comfort della colonna di destra della classifica per volare dritti in Champions League. Se quello della scorsa stagione era stato un autentico capolavoro per molti non replicabile, il fatto che quest’anno stia andando ancora meglio rappresenta la certificazione della bravura dell’esperto dirigente lodigiano. Uno che per imprese e risultati centrati in carriera avrebbe meritato maggior considerazione da parte dei grandi club. Meglio così per la formazione rossoblù. Nella città delle Due Torri si godono le intuizioni vincenti di Sartori sul mercato. L’unico direttore di Serie A a non usare WhatsApp.

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Se a livello tecnologico Sartori può ancora migliorare, appare difficilmente eguagliabile il suo fiuto per gli affari. Il valore della rosa bolognese, anche grazie all’eccellente lavoro di Vincenzo Italiano sul campo, è cresciuto negli ultimi mesi in maniera esponenziale. Su tutti spiccano i colpi del gennaio 2024: Santiago Castro e Jens Odgaard che con Motta scaldavano la panchina; mentre ora sono assoluti protagonisti. Il centravanti argentino era stato pagato 12 milioni e ora ne vale già 40; mentre il talento olandese (reinventato trequartista da Italiano) ha visto schizzare la sua quotazione dai 4,2 milioni pagati all’AZ Alkmaar a 25. Stessa parabola riguardante il connazionale Sam Beukema, prelevato nell’estate del 2023 per 8 milioni; mentre adesso ne servono circa 30 per strapparlo alla società del presidente Joey Saputo. Per tutti loro le richieste di mercato non mancano e alcune sono state rispedite al mittente già nello scorso gennaio.

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