Cagliari, inchiesta stadio Is Arenas, chiesto rinvio a giudizio per Cellino

Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio dell'ex presidente del Cagliari Massimo Cellino, del sindaco di Quartu Sant'Elena Mauro Contini, e di altre nove persone coinvolte nell'inchiesta sulla costruzione dello stadio sardo
TORINO - Il rinvio a giudizio dell'ex presidente del Cagliari, Massimo Cellino, del sindaco di Quartu Sant'Elen Mauro Contini e di altre nove persone coinvolte nell'inchiesta sulla costruzione dello stadio di Is Arenas, è stato chiesto dal pubblico ministero Enrico Lussu. Richiesta giunta - come scrivono oggi i quotidiani L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna - dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura di Cagliari il 20 gennaio scorso. Nessuno degli indagati, infatti, ha depositato memorie o chiesto di essere interrogato. Tra i destinatari dei 415 bis a gennaio, oltre a Cellino e al sindaco Contini, c'erano anche l'assessore di Quartu Stefano Lilliu, i dirigenti dello stesso Comune Andrea Masala e Pierpaolo Gessa, l'imprenditore Antonio Grussu, oltre a progettisti e geometri comunali e della ditta che si occuparono dei lavori.

LE ACCUSE - Le ipotesi di reato vanno dal tentato peculato, al falso, alle violazioni urbanistiche e ambientali. L'inchiesta sulla realizzazione dello stadio, dove giocò il Cagliari dopo la chiusura del Sant'Elia, scattò nel 2012 e a novembre portò all'arresto del dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Quartu Pierpaolo Gessa, del dirigente dell'Edilizia privata dello stesso Comune Andrea Masala, e dell'impresario Antonio Grussu. A febbraio le manette scattarono anche per l'allora presidente del Cagliari e oggi patron del Leeds United in Inghilterra. A far scattare le indagini erano state le denunce di alcune associazioni ambientaliste che segnalarono il mancato rispetto dei vincoli previsti in quella zona durante le fasi di costruzione dell'impianto

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