Cagliari, la Cassazione neutralizza il bomber-playboy Borriello

Il centravanti ha perso la causa intentata contro il Fatto Quotidiano per un articolo a suo dire denigratorio
Cagliari, la Cassazione neutralizza il bomber-playboy Borriello© LaPresse

ROMA - Quello che spesso non riesce alle difese della serie A è riuscito invece alla difesa del 'Fatto Quotidiano', riuscita a fermare un 'attacco' di Marco Borriello. Il centravanti del Cagliari ha infatti perso la causa per diffamazione intentata contro il giornale per un articolo a suo dire denigratorio dove c'era scritto «bomber virtuale: non in campo ma tra le lenzuola. Per lui a gennaio c'è sempre mercato» e che il suo curriculum è «da fare invidia, se non a Messi, perlomeno a Rocco Siffredi».

A dare torto al calciatore dei sardi una sentenza della Cassazione che proscioglie il 'Fatto' affermando che «la rilevanza pubblica delle notizie è stata erroneamente contestata» dal 34enne ex juventino: «Borriello è un noto calciatore, personaggio pubblico fatto oggetto di attenzione dagli amanti del calcio; inoltre egli stesso si è esposto sui media col racconto delle sue vicende, ulteriormente amplificate dai resoconti delle donne con cui aveva intrattenuto relazioni. In tale contesto non può revocarsi in dubbio che interessino al pubblico le sue qualità sportive, la considerazione in cui è stato tenuto dai dirigenti delle squadre di calcio in cui ha militato, la serietà e l'impegno con cui adempie agli obblighi connessi alla posizione occupata, nonché il rispetto, da parte sua, delle regole della professione. Ne consegue che Borriello - conclude il verdetto della Quinta sezione penale - non può pretendere l'oblio su fatti qualificanti della sua vita calcistica, quali la squalifica per doping o l'estemporaneo comparire sui campi di calcio, e non può pretendere il silenzio sulle espressioni da lui utilizzate nel corso di interviste volontariamente rilasciate».

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