Serie A Cagliari, Giulini dopo il caso Kean: «Condanniamo i buu e insegniamo il rispetto»

Il presidente: «Per sconfiggere il razzismo ci vogliono impegno, cultura e iniziative»
Serie A Cagliari, Giulini dopo il caso Kean: «Condanniamo i buu e insegniamo il rispetto»© Getty Images

CAGLIARI - "Venerdì scorso Fabio Pisacane dopo il gol non è andato a 'sfidare' una tifoseria già tesa per la situazione di classifica, ma ha mimato il gesto del pancione condividendo con i compagni questa gioia. Tutti dobbiamo impegnarci a lavorare perché a partire dai più giovani si capisca che rispettare il prossimo, il suo stato d'animo, la sua frustrazione è un gesto lodevole. Sempre". È una delle riflessioni del presidente del Cagliari Tommaso Giulini all'indomani delle polemiche nate in seguito alle proteste dei giocatori della Juve per i buu arrivati dal pubblico all'indirizzo dell'attaccante Kean dopo il 2-0. "Anche un solo 'buu' va condannato, sempre - precisa Giulini - ma non basta una condanna, per sconfiggere il razzismo ci vuole impegno, cultura e iniziative. Tutto quello che il Cagliari fa, dalla Scuola di Tifo alla Curva Futura per i bambini, dalla Quarta Categoria alla Football Academy e alle altre numerose attività, è proprio volto a creare un contesto culturale diverso. E la realizzazione della nostra nuova casa va in quest'ottica. Il razzismo si condanna ma soprattutto si sconfigge. E per farlo occorre aggiungere fatti alle parole".

"INSEGNARE AI GIOVANI IL RISPETTO" - "C'è un secondo aspetto, che non è minimamente legato al primo, che riguarda un ambito molto sensibile e si chiama rispetto. Noi insegniamo ai ragazzi del nostro settore giovanile che il calcio è gioia, divertimento. E che il fine di tutto, il gol, è un momento di condivisione meraviglioso. Lo facciamo tutti i giorni, cercando di imparare da club come il Barcellona o il Manchester City, che da tempo lavorano con i giovani su questi aspetti". Giulini continua citando il caso di Pisacane. "Ribadisco - insiste - non è un rapporto causa-effetto giacché non c'è nulla che possa in alcun modo giustificare un solo 'buuu'. Il razzismo è da condannare sempre in ogni sua anche infinitesimale forma. Ma gli anticorpi si creano anche insegnando soprattutto alle nuove generazioni che il calcio è gioia e che il rispetto per gli altri fa di noi delle persone migliori. Il Cagliari negli ultimi anni sta facendo un importante lavoro in termini di cultura condivisa e di diffusione di valori positivi, anche attraverso azioni concrete, come la realizzazione di infrastrutture atte a favorirli", conclude il presidente del club sardo.

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