Cagliari, Di Francesco: "Finalmente è arrivata la vittoria"

L'allenatore rossoblù: "Abbiamo cambiato modulo per attaccare il Torino in modo diverso e ci siamo riusciti. Nandez migliore in campo"
Cagliari, Di Francesco: "Finalmente è arrivata la vittoria"© Getty Images

TORINO - Per Eusebio Di Francesco e il suo Cagliari è finalmente arrivata la prima vittoria stagionale dopo il 3-2 rifilato al Torino a domicilio: "Il cambio modulo è stato una scelta voluta soprattutto in fase offensiva, con Zappa che attaccava più alto: ha dato risultati ottimi, anche se nella ripresa un po' meno. Sono contento, anche se siamo stati superficiali con i gol subiti ma è normale, la squadra lavora e cresce - ha spiegato a Sky Sport -. "Sottil? È venuto con umiltà e voglia di migliorarsi, deve lavorare sulla fase realizzativa e sono convinto che con queste prestazioni arriverà. Anche Zappa cresce e ha fatto vedere belle cose, comunque arriva dalla Serie B. I risultati sono importanti e aiutano a dare autostima, il Cagliari vuole crescere e non mi è stato chiesto nessun risultato in particolare. Nella vita ci vuole sempre ambizione, con umiltà, può aiutare".

"Pavoletti meriterebbe di giocare solo per come si allena"

Protagonista del 3-2 rifilato al Torino è senz'altro Simeone: "Alla lunga servirà anche l'innesto di Pavoletti, meriterebbe di giocare solo per come si allena, ma deve rientrare in condizione dopo un lungo stop. Simeone mi piace perchè è sempre disponibile, prima girava per il campo e ora è più ordinato, gioca spesso con i compagni. Poi c'è Nandez che è stato il migliore in campo. Sto togliendo qualcosa di mio per mettere la squadra in condizione di esprimersi meglio, è la squadra che decide il sistema di gioco. Joao Pedro trequartista? Può farlo e fare ancora meglio. Sono contento di essere tornato alla vittoria dopo tante sconfitte, ho fatto un percorso diverso lasciando la Sampdoria, perchè ho scelto io, e lì ho sbagliato anche io. Adesso mi sono rimesso in gioco, mi hanno cercato alcune squadre ma è nata la scintilla con questo posto e questa piazza che ha un gran senso di appartenenza".

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