Un volata finale dove il Cagliari parte con un discreto vantaggio che, se è vero che non consente divagazioni, perlomeno fa in modo che i rossoblù siano padroni del proprio destino. A cominciare dal confronto con il Lecce, formazione virtualmente salva, ma che ha nella filosofia del proprio allenatore l’opzione di non mollare mai. Per la formazione di mister Ranieri è vietato fallire. Il tecnico ha una conoscenza del gruppo che gli consente di evitare ripercussioni negative, conseguenza della prestazione incolore di Genova. Una gara che ha seriamente rischiato di rimettere tutto in discussione dopo che il Cagliari aveva aperto un credito con una serie di prestazioni di buon livello, anche e soprattutto contro formazioni di prima fascia. Il vantaggio sul terzultimo posto ora si è assottigliato, dopo che l’Udinese è stata capace di portar via un punto sul campo del sorprendente Bologna. Al momento è proprio l’Udinese la squadra che occupa l’ultima posizione che sentenzierebbe la retrocessione, posto che la Salernitana è condannata matematicamente alla B ed il Sassuolo ha uno svantaggio considerevole.
Serie A, la lotta salvezza
Ora, a quattro turni dal termine e con dodici punti in palio, i giochi sono aperti per individuare l’ultima che l’anno prossimo giocherà in cadetteria. Al Ferraris si è visto un atteggiamento troppo arrendevole e remissivo. Una squadra senza riferimenti, con poche idee, per quasi tutta la gara in balia degli avversari. Il Cagliari ha rivisto i fantasmi di un passato che sembrava rimosso. Diventa fondamentale centrare l’intera posta con il Lecce, altra formazione che, al pari del Genoa, ha uno status virtualmente tranquillo con i suoi trentasei punti. Occorre ritrovare lo spirito giusto e la determinazione. Nelle ultime giornate, il Cagliari dovrà poi affrontare due trasferte impegnative, in casa di Milan e Sassuolo, per chiudere alla Unipol Domus con la Fiorentina. Per questa ragione il mister dovrà provare a far ripartire la macchina, appellandosi a quelle che sono anzitutto le motivazioni. Il patrimonio in palio è troppo ghiotto ed i cali di tensione vanno immediatamente banditi. La società ha investito tanto per mantenere la categoria conquistata a fatica nei minuti finali della scorsa stagione e occorre evitare di cadere sulla classica buccia di banana.
Nel frattempo il Cagliari ha incontrato oggi in videoconferenza i ministri dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e dello Sport, Andrea Abodi, per parlare dello stadio del futuro che sarà intitolato a Gigi Riva. La riunione si è tenuta in videoconferenza: si è parlato del progetto del nuovo impianto anche in vista degli Europei 2032.