Nicola difende Mina: “Provocatore? Macché, i dati dicono…”

Le dichiarazioni dell'allenatore del Cagliari in conferenza stampa in vista del match contro il Torino
Nicola difende Mina: “Provocatore? Macché, i dati dicono…”© Screen YouTube

 

Dopo la grande vittoria contro il Lecce, il Cagliari vuole cercare la continuità. I ragazzi di Nicola saranno ospiti del Torino, reduce dal pari contro la Fiorentina (granata in dieci per più di un'ora). L'allenatore rossoblù è un ex della partita e conosce bene l'ambiente e non vuole che il poker della scorsa settimana faccia fare pensieri sbagliati alla squadra. Per questo ha messo tutti sull'attenti, ma ci ha tenuto anche a difendere i propri giocatori, a partire da Mina, bersagliato molto sui social.

Torino-Cagliari, conferenza Nicola

L'allenatore del Cagliari ci ha tenuto a difendere Mina dalle accuse che gli sono state mosse dopo le espulsioni di D'Ambrosio e Rebic per reazione: "Non mi piace quando lo si identifica come un provocatore. Io voglio circondarmi di dati, le critiche mi interessano poco. Per indole io voglio dai miei difensori aggressività e lealtà. Lui non ha mai avuto una condotta scorretta. I due rossi provocati sono stati legittimi, se lo facessero i miei vorrei la giusta punizione. Mina è un professionista che accetta lo scontro fisico. Qualcuno non lo accetta e ha reazioni non corrette. Lui corretto lo è sempre stato e voglio che continui così".  Su Gaetano e il gol contro il Lecce: "Il ragazzo era indietro di preparazione, pur avendo giocato con continuità. Gli mancava trovare le sue dinamiche. Non ha un grande passato alle spalle, ma è un giocatore molto importante. Sapeva di dover trovare la scintilla. Ora che l'ha trovata toccherà a lui essere più continuo e giocare con più leggerezza". Sugli infortunati: "Luvumbo è ancora out, ma sta facendo progressi. Spero in qualche settimana di averlo a disposizione". Sui prossimi avversari: "Il Torino? Squadra qualitativa, preparata, che gioca un calcio propositivo. Dovremo avere la capacità di essere coraggiosi. Conosco lo stadio, dovremo essere resilienti nella capacità di adattamento alle fasi di gioco e all'ambiente".

 

 

 

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