Serie A Chievo, Di Carlo: «Spal? Andremo a giocarcela con scudo ed elmetto»

L'allenatore: «I biancazzurri sono cresciuti molto dallo scorso anno, non giocano più di sole ripartenze. I miei ragazzi però sono umili, carichi e possono fare la prestazione»
Serie A Chievo, Di Carlo: «Spal? Andremo a giocarcela con scudo ed elmetto»© Getty Images

VERONA - Domenico Di Carlo è in cerca della prima vittoria alla guida del Chievo, domenica impegnato con la Spal: "E' stata una buona settimana di lavoro, continua a crescere la fiducia nei nostri mezzi. Obi e Cacciatore non ci saranno, Rigoni e Tomovic sì. Obi ha male sotto al piede, Cacciatore ha preso una botta al polpaccio". Di Carlo prosegue: "Cosa metto nella valigia per Ferrara? Metto gli spunti positivi che ho visto a Parma, e aggiungo l'aggressività per ottenere il massimo, che non è ancora arrivato ma dovrà arrivare. Dobbiamo imparare a cambiar pelle durante la partita, ma ciò non deve significare aver poche certezze, bensì saper cambiare la disposizione in campo mantenendo però lo stesso atteggiamento e la stessa mentalità, perchè non vogliamo stare solo ad aspettare l'avversario".

AVVERSARI INSIDIOSI - Il tecnico cassinese analizza poi gli avversari: "La gara con la Spal è per adesso la pià insidiosa, contro Napoli e Lazio sapevo che avremmo fatto un buon risultato che poi è arrivato, con il Parma abbiamo dato prova di maturità. La Spal, come il Parma, viene da un periodo importante: quando si parla di miracoli, si tratta di grande alchimia tra allenatori, squadra e tifosi. La società spallina è cresciuta molto: l'anno scorso giocavano molto di ripartenze, nel finale di stagione hanno iniziato ad aggredire gli avversari. Chiaramente la Spal è nel gruppone di chi gioca per la salvezza. Sarà una bella partita, ma sono tranquillo perchè vedo i ragazzi umili, carichi e so che possono fare la prestazione. La vittoria allunga la vita, però ottenuta attraverso la prestazione è ancora meglio. Ci metteremo il nostro scudo e l'elmetto e andremo a giocarcela. La nostra fame di vittorie è come quella del leone che caccia la preda: serve la stessa ferocia, la stessa giusta cattiveria". Di Carlo conclude sul futuro: "Quello che succederà dopodomani non mi interessa, mi focalizzo sulla prossima partire. Ragioniamo di settimana in settimana, altrimenti si perdono energie".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...