Chievo, Di Carlo: «Contro la Sampdoria diamo una gioia a Pellissier e ai tifosi»

L'allenatore gialloblu: «Sergio ha fatto la storia del club, per me è stato fondamentale. Contro i blucerchiati in campo Semper e Vignato»
Chievo, Di Carlo: «Contro la Sampdoria diamo una gioia a Pellissier e ai tifosi»© www.imagephotoagency.it

VERONA - Il Chievo, già da tempo condannato alla B, si congederà dal suo pubblico contro la Sampdoria, in una gara che segnerà anche l'addio al calcio di Sergio Pellissier: "Nella partita di domani, come detto a San Siro, Pellissier giocherà. Si prenderà l’applauso del suo stadio e dei suoi tifosi. Quando non ce la farà più lo sostituiremo. Cercherò di mettere in campo la miglior formazione possibile per Sergio, i tifosi e il presidente. Dei giovani giocheranno Semper e Vignato". La Sampdoria è una ex squadra del tecnico cassinese: "Dovremo fare una buona prestazione per fronteggiare i blucerchiati, che sebbene abbiano avuto un periodo di sconfitte sono sempre avversari da stimare. Finire con tre punti sarebbe perfetto per il periodo post retrocessione". In attacco i doriani hanno il capocannoniere del campionato: "Tre anni fa sembrava che fosse sul viale del tramonto. Qui si vede quanto è importante la mano dell’allenatore. Quello che sta facendo è straordinario. Così come quello che ha fatto Pellissier. Sono giocatori che vanno oltre la normalità. Vanno rispettati. Domani speriamo di essere concreti e più forti per dare una gioia ai nostri tifosi".

SU PELLISSIER - Il principale protagonista di giornata sarà lui, il più forte giocatore della storia della Val d'Aosta e forse il più rappresentativo della storia del Chievo: "Pellissier è già entrato nell’ottica che deve smettere con il calcio. Ha fatto una settimana tranquilla. Ha giocato con Vignato. Hanno dimostrato di saper far gol insieme. Domani sarà difficile perché avrà delle emozioni infinite sul campo. Io lo posso capire perché quando ho smesso non ho avuto la possibilità di avere queste cose, da allenatore se posso dargli quello che non ho avuto lo farò. Glielo devo perché è stato un grandissimo giocatore, uno che ha fatto la storia del Chievo. Di lui cosa posso dire? Quando allenavo altre squadre gli chiedevo per SMS come fosse possibile che non giocasse. Lui non può non essere un giocatore importante, soprattutto per il Chievo. Per me è sempre stato fondamentale. Con la Sampdoria abbiamo dei punti da andare a prendere, non per la classifica ma per lasciare un’immagine positiva. Abbiamo voglia di riscatto. Quando si fa una stagione così difficile è chiaro che deve esserci una ripartenza e non si può farlo con gli stessi giocatori. Quest’anno si è sbagliata la stagione e da quando sono arrivato io abbiamo provato a metterla a posto. A parte gli errori di campo sono poi sopravvenute anche altre cose. Sugli addii ci penserà la proprietà a decidere, chi rimarrà al Chievo dovrà avere voglia di riscatto e rivalsa, e tante motivazioni".

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