Fabregas: "Il Torino è storia. Sergi Roberto sta bene, in attacco..."

L'allenatore del Como, nella conferenza stampa di rito, ha presentato la partita contro i granata valida per la nona giornata di Serie A

La Serie A si avvia a scendere in campo per la nona giornata di campionato. Ad aprire le danze, dopo Udinese-Cagliari, sarà Como-Torino. La partita tra i lombardi e i veneti mette a confronto due compagini che vivono momenti diametralmente opposti. La squadra allenata da mister Paolo Vanoli arriva da una bruciante sconfitta contro i sardi di Davide Nicola, mentre i ragazzi di Cesc Fabregas hanno trovato gioco e solidità, mettendo in fila ottime prestazioni e buoni risultati. A presentare il match in programma venerdì sera allo Stadio Olimpico Grande Torino è proprio l'ex Barcellona nella conferenza stampa di rito.

Torino-Como, parla Cesc Fabregas

Il tecnico del Como parte dall'analisi della formazione torinese: "Squadra storica, fortissima. Hanno tanti calciatori internazionali, come Maripan, Coco, Adams. Sono una squadra organizzata allenata da un ragazzo, Vanoli, che conosco bene e che stimo. Senza Zapata non cambia moltissimo, probabilmente le dinamiche di gioco sono un po’ diverse. Adams e Sanabria sono giocatori differenti da Zapata, ma l’impostazione dell’attacco sarà simile". Capitolo infortuni. Van Der Brempt "non sarà disponibile, sarà out per 2-3 settimane, ha una piccola lesione al quadricipite", mentre Sergi Roberto "si è allenato oggi, sembra che stia bene, così come Dossena. Cerri ha avuto un problema alla schiena l’altro ieri, ma oggi ha lavorato bene. A parte Ignace dovremmo esserci tutti".

Turnover nell'undici iniziale? "Vediamo, ho delle idee su come gestire queste quattro partite, senza però stravolgere la stabilità che stiamo acquisendo. Io ho grande fiducia in tutti, le seconde linee attuali sono quelli che ci hanno portato in Serie A, non mi sono dimenticato di loro. Il mio messaggio è di essere pronti e preparati per quando arriva l’opportunità. Alla fine parla il campo. Ad esempio, Mazzitelli può darci tantissimo sulla trequarti, ha inserimento e intelligenza. Da Cunha si sta allenando benissimo, la sua opportunità arriverà presto, deve adattarsi a un livello più alto, così come Braunöder". Su Perrone: "Maxi è la dimostrazione che non sempre conta la fisicità nel calcio. Se sei intelligente, recepisci i messaggi, ti trovi bene con la squadra giochi ad un livello alto, ed è quello che sta facendo Maxi, che per me può giocare in tutte le squadre della Serie A".

Fabregas su Sergi Roberto e Belotti

Nel ruolo di terzino destro potrebbero esserci delle novità? "Non vedo Sergi Roberto come terzino nella nostra squadra. Goldaniga lo può fare, ma sarebbe adattato. Giocando con lui sulla destra perdiamo un po’ di spinta, ma ci aggiunge fisicità e solidità. Vedremo, attualmente abbiamo solo Iovine di ruolo come terzino destro". E per Sergi Roberto arriva un paragone illustre da Fabregas, che lo vede simile a... sè stesso: "Mi sento simile a Sergi Roberto, magari lui è centrocampista un po’ più box to box, ma mi ricorda il Fabregas dell’Arsenal. Non so come Sergi abbia ancora zero gol in campionato, contro Verona e Cagliari ha avuto due occasioni che su 100 volte fai gol 99. Ci porta tanta esperienza, anche lui sbaglia, però tocca tanti palloni ed è fondamentale".

Dopo Parma, Belotti torna a guidare l'attacco del Como? "L'esclusone con il Parma? Aver preferito Gabrielloni dimostra quello di cui parlavamo prima. Volevo andare con il 4-4-2 e provare a vincere la partita, Gabri è una leggenda del Como e si trova benissimo con Patrick. A volte prendo decisioni di pancia, ad esempio l’anno scorso contro il Cittadella c’era Ioannou pronto a entrare, ma io ho suggerito a Roberts di inserire Fumagalli, mi sentivo che sarebbe stato decisivo; infatti poi è entrato in uno dei gol più importanti più della storia recente del Como. Detto ciò, mi fido del Gallo".

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