EMPOLI - Terzo ko di fila, il quarto nelle ultime cinque: il Como cade anche al Castellani nell'undicesimo turno di Serie A e resta ingorvigliato in una lotta salvezza sempre più combattuta. Al termine della sfida contro l'Empoli, Cesc Fabregas ha commentato così in conferenza stampa il momento della sua squadra: "Crisi è una parola importante, crisi è ciò che sta succedendo a Valencia. Abbiamo perso, complimenti all'Empoli, è stata una partita di basso livello. Hanno trovato un gol su una palla lunga, forse hanno avuto più fame e cattiveria. Il mio messaggio alla squadra è che siamo vicini a competere e concediamo poco, ma ci penalizza molto. Io sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili, io ero preparato. Sarei sorpreso se la gente pensasse il contrario. L'anno scorso non eravamo una squadra per andare in A, abbiamo fatto un grande campionato trovando la A. Siamo qua, la strada è lunga e dobbiamo migliorare". Tanti i gol subiti, ma il tecnico dei lariani assicura: "Siamo una squadra offensiva ma ripeto, ci è mancata più la cattiveria e la fame. Non penso sia un discorso tecnico o tattico, se analizziamo i dati concediamo pochissimo".
Fabregas: "Sono molto esigente"
Dopo due vittorie di fila sono arrivare 4 sconfitte e 1 pareggio, Fabregas cerca la soluzione: "Anche da giocatore ho visto che un allenatore ha un confine che non può superare in questo. Sono i calciatori che ci devono credere e gestire meglio. Sono tante azioni uomo contro uomo che non abbiamo gestito bene. Possiamo cambiare, ma oggi abbiamo giocato con 4 centrali. Dobbiamo lottare, siamo una famiglia, è questo che ci ha portato qui l'anno scorso. La A è una strada nuova per noi, abbiamo tanta gente che deve adattarsi a tutto questo". Sulla scelta di Reina al posto di Audero e gli infortuni: "Da Audero mi aspetto tanto, deve essere un leader, per le caratteristiche della partita oggi pensavo fosse meglio avere l'esperienza di Reina. Mazzitelli si è fatto male, non credo ce la farà per la prossima". Infine conlude: "Sono molto esigente e vedo solo dove possiamo migliorare. Io penso che si deve vedere la cosa in una maniera più realista e aiutare la squadra a sentirsi bene".