Parisi, dal gol in A con l'Empoli all'Italia con la Juve nel cuore di papà

Dall'azzurro del club a quello della Nazionale, in mezzo l'Avellino, la vittoria della B e l'arrivo in massima serie
Parisi, dal gol in A con l'Empoli all'Italia con la Juve nel cuore di papà© www.imagephotoagency.it

Da Serino, piccolo comune irpino, all'azzurro di Empoli e Nazionale. In mezzo l'Avellino e tanta vita vissuta intensamente. Si tratta di Fabiano Parisi, terzino classe 2000 che nelle ultime due stagioni in Serie A è cresciuto in maniera esponenziale, pronto a spiccare il volo in una big del campionato forse già tra pochi mesi. È stato lo stesso procuratore, Mario Giuffredi, diversi giorni fa a lanciare la suggestione: "Per me è pronto per una grande, già l'estate scorsa ha avuto diverse richieste". E chissà che quel desiderio di papà Charles non si avveri...

Parisi, primi passi e l'esplosione ad Avellino

Fabiano Parisi muove i primi passi nel mondo del calcio che conta nelle giovanili del Benevento. Quando l'Avellino, squadra del suo cuore, scende in Serie D, arriva la chiamata del direttore sportivo Carlo Musa. Un richiamo, quello per il biancoverde, a cui davvero non si può dire di no. Arriva giovanissimo, tanto da non avere nemmeno la patente. E così agli allenamenti al Partenio ad accompagnarlo c'è il suo primo tifoso, suo padre. Già nei primi mesi in Irpinia mostra le sue grandi qualità come terzino ed esterno di centrocampo, nonostante alle prime esperienze fosse partito da ala pura. Visione di gioco, qualità palla al piede e dribbling come pochi: la sua prima stagione con i biancoverdi si conclude con la vittoria del campionato, quindi con la conseguente promozione in Lega Pro, e il successo nella Poule Scudetto. È l'anno seguente, però, quello della consacrazione: dopo poche giornate viene esonerato il nuovo tecnico Giovanni Ignoffo, al suo posto sulla panchina dell'Avellino arriva Eziolino Capuano. Un sodalizio, quello col tecnico di Pescopagano, vivo tutt'oggi. In quella stagione, chiusasi anticipatamente causa covid-19, Parisi giocò 32 partite in tutte le competizioni mettendo a referto 1 assist e ben 4 gol, tutti di pregevole fattura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il successo ad Empoli

Ben presto si accorgono di lui club di categorie superiori, ma nessuno preme più dell'Empoli per averlo. Dopo un lungo tira e molla, alla fine l'Avellino lo cede per circa 450.000 euro più 200.000 euro di bonus più il 10% della futura rivendita. Una cifra enorme vista la categoria di provenienza, ma che col tempo dimostrerà di valere tutta. Dopo una normale panchina iniziale, entra nel giro dei titolari per non uscirne più: giocherà 20 partite in campionato, con 1 gol segnato e 2 assist forniti, diventando un punto fermo degli azzurri che otterranno la promozione in Serie A. Dalla terza alla massima serie in appena due anni: una gioia immensa per tutti quelli che l'hanno sostenuto, a partire da suo papà Charles, che però scomparirà prematuramente l'8 settembre del 2021, non riuscendo a vedere il debutto di Parisi in Serie A. Debutto che avverrà poco più di un mese dopo, contro l'Atalanta. Sono quelli i giorni anche della prima convocazione con la Nazionale Under 21: dall'azzurro dell'Empoli a quello dell'Italia, un vero e proprio sogno che si avverra. La prima stagione in A, seppur con qualche piccola ma comprensibile sbavatura, lo vede crescere esponenzialmente e diventare un punto fermo della squadra toscana. Il campionato seguente, quella attualmente in corso, vedrà ulteriormente palesare tutte le sue qualità, con Parisi che diventa così un titolarissimo e che trova ad agosto, contro il Lecce, anche il primo gol in Serie A. Una rete con dedica speciale, dita e occhi verso il cielo in onore di suo papà. Arriva novembre, e dopo circa un anno dalla prima convocazione in Under 21, arriva quella nella Nazionale maggiore: sarà infatti chiamato da Roberto Mancini per le amichevoli dell'Italia contro Albania e Austria. 

Un futuro da scrivere e il sogno di papà Charles

Una crescita esponenziale negli ultimi mesi che rendono difficile una sua permanenza ad Empoli. Come rimarcato più volte dal suo agente, sono tanti i club che fin dall'anno scorso lo hanno adocchiato. Pronto a consigliarlo, come sempre, Eziolino Capuano, suo mentore che mai lo ha abbandonato. Il tecnico, attualmente allenatore del Taranto, è stato presente anche al memorial in onore di Charles Parisi la scorsa estate, nella piccola Serino, a testimonianza di come il legame tra i due sia ormai viscerale e vada ben oltre il calcio. Ma di consigli Parisi ne avrà poco bisogno, perché i grandi club del campionato italiano che lo seguono sono veramente tante. Ce n'è però una con cui suo papà Charles ha sempre sognato di vederlo giocare: la Juventus, squadra di cui era tifoso oltre, ovviamente, all'Avellino. L'esplosione a "casa", in Irpinia, l'azzurro dell'Empoli, quello dell'Italia, la Serie A, poi chissà. Il futuro di Parisi è tutto da scrivere, intanto lui continua ad arare la fascia sinistra: uno sguardo al pallone, uno al cielo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Serino, piccolo comune irpino, all'azzurro di Empoli e Nazionale. In mezzo l'Avellino e tanta vita vissuta intensamente. Si tratta di Fabiano Parisi, terzino classe 2000 che nelle ultime due stagioni in Serie A è cresciuto in maniera esponenziale, pronto a spiccare il volo in una big del campionato forse già tra pochi mesi. È stato lo stesso procuratore, Mario Giuffredi, diversi giorni fa a lanciare la suggestione: "Per me è pronto per una grande, già l'estate scorsa ha avuto diverse richieste". E chissà che quel desiderio di papà Charles non si avveri...

Parisi, primi passi e l'esplosione ad Avellino

Fabiano Parisi muove i primi passi nel mondo del calcio che conta nelle giovanili del Benevento. Quando l'Avellino, squadra del suo cuore, scende in Serie D, arriva la chiamata del direttore sportivo Carlo Musa. Un richiamo, quello per il biancoverde, a cui davvero non si può dire di no. Arriva giovanissimo, tanto da non avere nemmeno la patente. E così agli allenamenti al Partenio ad accompagnarlo c'è il suo primo tifoso, suo padre. Già nei primi mesi in Irpinia mostra le sue grandi qualità come terzino ed esterno di centrocampo, nonostante alle prime esperienze fosse partito da ala pura. Visione di gioco, qualità palla al piede e dribbling come pochi: la sua prima stagione con i biancoverdi si conclude con la vittoria del campionato, quindi con la conseguente promozione in Lega Pro, e il successo nella Poule Scudetto. È l'anno seguente, però, quello della consacrazione: dopo poche giornate viene esonerato il nuovo tecnico Giovanni Ignoffo, al suo posto sulla panchina dell'Avellino arriva Eziolino Capuano. Un sodalizio, quello col tecnico di Pescopagano, vivo tutt'oggi. In quella stagione, chiusasi anticipatamente causa covid-19, Parisi giocò 32 partite in tutte le competizioni mettendo a referto 1 assist e ben 4 gol, tutti di pregevole fattura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Parisi, dal gol in A con l'Empoli all'Italia con la Juve nel cuore di papà
2
Il successo ad Empoli