«Baratterei volentieri la qualificazione alla semifinale di Coppa Italia con i tre punti domenica». Scherza, ma non troppo, il presidente azzurro Fabrizio Corsi. Il suo Empoli mercoledì sera ha scritto la storia, sbancando lo Juventus Stadium e conquistando il pass per le semifinali di Coppa Italia. Dopo la Fiorentina castigata pure la Vecchia Signora ai calci di rigore. Un cammino fantastico quello di Coppa che però il numero uno della società toscana non riesce a godersi. La testa è già al campionato: «Per noi la gara contro il Genoa è fondamentale: vogliamo salvarci. Restare in A rimane il nostro obiettivo principale da raggiungere a ogni costo».
Quali ensazioni dopo aver battuto la Juve?
«Siamo certamente contenti e orgogliosi. Adesso mi aspetto che la squadra riporti quello fatto in Coppa anche in campionato. La salvezza per noi resta la cosa più importante, su questo non si discute. A Torino siamo scesi in campo per fare bella figura e cercare di ritrovare un po’ di energie fisiche e mentali. Sulla carta si rischiava l’imbarcata, invece i ragazzi hanno fatto una grande partita. Usciamo dalla sfida con la Juve, oltre che con la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia, rafforzati e con maggiore convinzione nei nostri mezzi. Questo ci deve dar forza in vista della partita di domenica contro il Genoa».
Molti hanno definito quella del suo Empoli contro la Juve un’impresa.
«Non mi piace tanto come definizione. Sicuramente è un traguardo che abbiamo conquistato con merito e che rimarrà nel tempo, ma senza la permanenza nella massima serie varrà poco a fine stagione. Ecco perché non avrei dubbi nello scambiare il successo sulla Juve con una vittoria domenica in campionato».
Avete centrato le semifinali di Coppa Italia con tre ragazzi giovanissimi cresciuti nel vivaio.
«Questo è sicuramente motivo d’orgoglio. Crediamo tanto in Marianucci, Bacci e Tosto. Per nostra scelta sono stati inseriti fin dall’estate in prima squadra e abbiamo preferito tenerli lì in pianta stabile, piuttosto che farli giocare con la Primavera. Stanno crescendo bene e piano piano si stanno ritagliando i loro spazi».