Fiorentina, Montella: "Giusto che sia io a fare da parafulmine"

L'ex tecnico viola sul suo profilo Instagram: "Sarei un bugiardo se dicessi che non mi dispiace lasciare un percorso a metà"
Fiorentina, Montella: "Giusto che sia io a fare da parafulmine"© www.imagephotoagency.it

FIRENZE - Il ko contro la Roma è costato l'esonero a Vincenzo Montella. Il tecnico, attraverso il suo profilo Instagram, ha manifestato il suo stato d'animo: "Ci sarebbero tantissime cose da dire ma preferisco guardare avanti e raccontare il mio stato d'animo, il mio dispiacere. Firenze e i fiorentini meritano qualcosa in più. Da tutti. Non c'è alcun dubbio. E sarà una piazza, una tifoseria, un popolo che resterà per sempre nel mio cuore. Sono stati commessi degli errori. Da me, dal mio staff, da chi scende in campo. Ma probabilmente non solo da noi. Avrei voluto - ha proseguito il tecnico partenopeo - una squadra di calciatori fatti, mista a giovani di talento. Ma l'indicazione era di puntare sui 'nostri' giovani e su calciatori esperti. E forse proprio alla luce di questo nessuno mi ha mai chiesto nulla, nessuno ha mai posto un obiettivo stagionale: né la proprietà, né i dirigenti".

Montella e l'analisi stagionale

L'ex tecnico di Milan e Siviglia ha proseguito in uno sfogo fiume sui social: "Che fosse un anno di transizione era chiaro. E in queste annate ci sono momenti belli e meno belli, che vanno affrontati insieme. Aspettavamo gennaio per rivedere la rosa, inserire qualche calciatore e alzare il livello di competitività. L'analisi dei problemi era comune e condivisa. Perché a prescindere da me il problema c'era e probabilmente c'è. Sarei un bugiardo se dicessi che non mi dispiace lasciare un percorso a metà, perche' sono convinto che con qualche correzione, nel girone di ritorno, avremmo fatto meglio. Lo dimostra il rendimento della squadra, quando al completo". Montella poi ringrazia chi gli ha dato la possibilità di allenare la Fiorentina: "Ringrazio il mio staff, ringrazio chi lavora dietro le quinte, ma soprattutto ringrazio i miei calciatori, che mi hanno seguito dall'inizio alla fine e dandomi tutto quello che avevano. Uomini veri, dal più piccolo al più grande. Sempre. Resta il rammarico ma anche la gratitudine nei confronti di chi ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di sedere sulla panchina della Fiorentina. Auguro il meglio al mio successore, al presidente Commisso, uomo straordinario, a Joe Barone, sempre disponibile, leale e innamorato della Fiorentina, e al resto dei dirigenti. Oggi è giusto che sia io a pagare, a fare da parafulmini. E va bene così. Ho le spalle larghe. Per il resto, sono certo che mi rialzerò ancora una volta. Come ho sempre fatto da calciatore, da allenatore e da uomo. Intanto grazie Fiorentina. Sarò per sempre dalla tua parte".

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