Boateng: "Nel calcio sei solo un numero. I soldi? Una maledizione"

Il ghanese della Fiorentina: "Questo sport è diventato un business. Non c'è più lealta e nessun calciatore si diverte a giocare. Anche i giovani pensano solo alla Play Station o ad Instagram, non pensano a migliorarsi"
Boateng: "Nel calcio sei solo un numero. I soldi? Una maledizione"

FIRENZE - L'attaccante della Fiorentina Kevin-Prince Boateng, in un'intervista alla "Bild", ha spiegando la (brutta) piega che secondo lui sta prendendo il mondo del calcio: a ruota libera sul mondo del calcio, in particolar modo su ciò che secondo lui non funziona più. "I soldi sono una maledizione - ha spiegato il ghanese - il calcio è solo un business e tu sei un numero. Se non lavori, verrai sostituito, semplice. Non c'e' piu' alcuna lealta'. E' triste. Servirebbe un sondaggio per scoprire a quale calciatore professionista piace ancora allenarsi, chi si diverte a giocare. Certamente è un lavoro per professionisti, ma se pagato così tanto diventa stressante, la pressione è enorme e parliamo rapidamente di depressione e così via. Onestamente ci sono momenti in cui mi diverto e momenti in cui non lo faccio". Poi il giudizio di Boateng su come i ragazzi più giovani vengano influenzati negativamente dagli elevati guadagni: "Non vivono il loro talento ed io so esattamente cosa significa buttarlo via. Alcuni giocatori guidano la loro Mercedes a 19 anni ed hanno così tanto talento che non fanno nulla per migliorarsi. Nessun allenamento extra, niente. Pensano a giocare alla Playstation e guardare Instagram. Sono gli ultimi ad arrivare agli allenamenti e i primi ad andarsene. Credo che il calcio sia cambiato così come sono cambiate le persone". (Ha collaborato Italpress)

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