Fiorentina, Castrovilli punta il Milan: "Rosico per non aver ancora segnato"

Il centrocampista pugliese torna anche sull'infortunio rimediato contro il Genoa: "È dura stare fuori. Non riuscivo a stare fermo, facevo su e giù per le scale"
Fiorentina, Castrovilli punta il Milan: "Rosico per non aver ancora segnato"© Marco Canoniero

FIRENZE - Sono appena 394 i minuti collezioni in questo primo scorcio di stagione da Gaetano Castrovilli. Il centrocampista della Fiorentina è infatti rimasto fuori per oltre un mese dopo aver riportato un trauma addominale nel match dello scorso 18 settembre al Ferraris contro il Genoa. Il classe '97, però, è tornato a disposizione di Vincenzo Italiano e pensa già alla gara contro il Milan al ritorno dopo la pausa per le nazionali: Sarà una partita difficile - commenta ai microfoni dei canali ufficiali del club gigliato -. Ma ora tocca fare un salto di qualità, anche contro le grandi squadre dobbiamo iniziare a fare risultato". Su Vincenzo Italiano: "Lo reputo un grande mister che farà tanta strada perché ti sprona a dare il massimo e spronandoti ti fa migliorare. Lo ringrazio perché mi ha fatto uscire prima del previsto da questo periodo un po' difficile. Ogni fine allenamento si ferma insieme a me, calciamo in porta: mi vuole più concreto e anche io vorrei esserlo perché mi fa 'rosicare' il fatto che non ho ancora segnato, spero che la prossima sia quella buona".

Castrovilli: "È dura stare fuori"

"So cosa vogliono da noi i tifosi - prosegue Castrovilli -, e da tifoso a tifoso dico che da parte mia non mancherà mai sudore sulla maglia e farò di tutto, insieme alla squadra, per portare la Fiorentina dove è sempre stata". L'ex Cremonese torna poi sull'infortunio dello scorso 18 settembre che lo ha costretto al ricovero per alcuni giorni, in osservazione, all'ospedale San Martino di Genova. "Prima di tutto ringrazio la mia compagna Rachele che mi è stata vicino. È stato un mese molto difficile perché non vedevo l'ora di rientrare ma era impossibile, e le mie giornate le passavo dal divano al letto e dal letto al divano. È stata molto dura, però finalmente sono rientrato. Mi alzavo, facevo su e giù per gli scalini di casa ma non ce la facevo a stare fermo".

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