Commisso, frecciata a Nedved: “Quelli che si credevano più forti…”

Il presidente della Fiorentina senza veli. Dal momento della squadra alle riforme necessarie per far crescere il calcio: ecco cosa ha detto
Commisso, frecciata a Nedved: “Quelli che si credevano più forti…”© Getty Images

FIRENZE - È un Rocco Commisso senza freni quello intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Firenze. Il numero uno della Viola fa un bilancio sul mondo del calcio, sulle riforme necessarie, ma soprattutto parla della sua Fiorentina e del difficile momento che sta attraversando: "Sono d’accordo che serva equilibrio. Mi si dice che parlo solo quando le cose vanno bene, e non è vero. Devo difendere la squadra e il mister. Ogni giorno i tesserati vengono infamati, e non è giusto. Devo difendere la società. Se quella rovesciata fosse entrata avremmo visto altre pagelle. Ho visto tante critiche e ora le pagelle le faccio io. Ci sono tanti giornalisti a cui vorrei dare un bel 2. Numeri della squadra? Dobbiamo considerare non solo il campionato, ma anche le coppe, e i gol sono stati di più - continua Commisso -. È vero che abbiamo brutti numeri in A. Nessuno è più amareggiato di me per cosa è successo contro il Bologna. Quel che mi importa di più è che non si può dire che i ragazzi sono eroi e dei brocchi il giorno dopo. Ho sentito cori che non sono giusti. Io non ho esperienza in Italia ma in America questo non succede: che si sentano cori e porcherie a Firenze dopo ogni partita persa. Io questo non lo accetto. Non è giusto che il club venga criticato quando fa comodo. Solo per un pallone che non è entrato ci prendiamo queste pagelle? Invece di difendere i ragazzi, la gente se la prende con loro all’uscita dal Franchi".

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Commisso sulla Fiorentina e il calcio da rifondare

Sul rinnovo di contratto del tecnico gigliato Vincenzo Italiano spiega: "Questo è il calcio. Io non ho fatto le leggi. Il calcio è malato, l’abbiamo fatto perché abbiamo trovato un accordo. Rosa Viola? Bisogna anche dire che squadroni come Napoli e Milan sono usciti dalla Coppa però. Queste squadre hanno un monte ingaggi più alto. Poi la nostra rosa non sta rendendo come dovrebbe. Io non posso lasciare spazio a certi giornalisti imbecilli. Mi hanno chiamato mafioso. Non è possibile che le associazioni escano con un comunicato che non vale nulla. In Usa queste cose non succedono. Calcio malato? Ho parlato con Infantino e gli ho chiesto se si può far qualcosa coi procuratori. Io ho parlato di calcio malato e l’avevo già fatto tempo fa. Ognuno dovrebbe presentare la propria liquidità, cosa che non ho mai visto nelle altre squadre. Noi siamo sempre in regola, da sempre. E ci fanno male a noi perché qualcun altro ha preso scorciatoie. Servono maggiori controlli sui proprietari. Le squadre da Champions vengono aiutate nei bilanci. Io spero che si possa arrivare ad un risultato. Qui in Italia oggi ci sono tanti proprietari Usa. Speriamo si possa far qualcosa".

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Commisso: "La Fiorentina non è in vendita". Su Nedved...

Sulle voci di una possibile cessione del club, il patron della Fiorentina commenta: "Perché gli imprenditori fiorentini non hanno fatto un fondo per comprarla come avevo detto? Il club non è in vendita, e quando lo sarà lo saprete. Voglio che queste voci smettano di circolare. Noi in meno di 4 anni abbiamo investito 400 milioni di euro. Nessuno ha investito tutti questi soldi prendendosi tutte queste critiche. Il vero tifo non è quando si vince, ma quando si perde. Prendetevela con me, le decisioni le ho prese io. Tutto passa da me, che metto i soldi. Le critiche non fatele a Pradè, Barone e Italiano. Nessuno merita il poco rispetto che ho visto in questi giorni. I tifosi dovrebbero sapere che Fiorentina ho trovato quando l’ho comprata. Soldi spesi sul mercato? Mi auguravo di andare avanti in classifica - continua il presidente dei toscani -. Il primo anno siamo arrivati decimi, il secondo sedicesimi, il terzo settimi. Questo dovrebbe essere il punto di partenza. Qualcuno lo sa che dopo che i Percassi hanno preso l’Atalanta sono passati 5-6 anni prima di arrivare a certi livelli? Viola Park? Mi è costato molto, più di cento milioni. E sono tutti soldi miei. Non possiamo avere giocatori da cento milioni. E i valori dobbiamo crearli con vie alternative. Stadio? Mi vedrò con Nardella. Sono fiducioso però. Quando sarà definito tutto però ancora non lo so. Joe Barone in discussione? Sono stato fortunato ad avere certi dirigenti alla Mediacom. Io non critico i miei dirigenti come succede a Firenze. Più li criticate, più sarò loro vicino. Primavera? Bravissimi. Quando posso sto vicino a tutte le squadre. Io penso che il Viola Park sarà un gran valore per noi. Sarà una cosa unica in Italia. Nedved? Mi disse di prendere una camomilla. Quelli che si credevano importanti e più forti, alla fine li ho lasciati tutti indietro". 

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FIRENZE - È un Rocco Commisso senza freni quello intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Firenze. Il numero uno della Viola fa un bilancio sul mondo del calcio, sulle riforme necessarie, ma soprattutto parla della sua Fiorentina e del difficile momento che sta attraversando: "Sono d’accordo che serva equilibrio. Mi si dice che parlo solo quando le cose vanno bene, e non è vero. Devo difendere la squadra e il mister. Ogni giorno i tesserati vengono infamati, e non è giusto. Devo difendere la società. Se quella rovesciata fosse entrata avremmo visto altre pagelle. Ho visto tante critiche e ora le pagelle le faccio io. Ci sono tanti giornalisti a cui vorrei dare un bel 2. Numeri della squadra? Dobbiamo considerare non solo il campionato, ma anche le coppe, e i gol sono stati di più - continua Commisso -. È vero che abbiamo brutti numeri in A. Nessuno è più amareggiato di me per cosa è successo contro il Bologna. Quel che mi importa di più è che non si può dire che i ragazzi sono eroi e dei brocchi il giorno dopo. Ho sentito cori che non sono giusti. Io non ho esperienza in Italia ma in America questo non succede: che si sentano cori e porcherie a Firenze dopo ogni partita persa. Io questo non lo accetto. Non è giusto che il club venga criticato quando fa comodo. Solo per un pallone che non è entrato ci prendiamo queste pagelle? Invece di difendere i ragazzi, la gente se la prende con loro all’uscita dal Franchi".

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